tag:blogger.com,1999:blog-83048717737115808072024-03-08T11:25:18.871+01:00Una prof che blogga.Vita con un trittico, un ing, un'au pair, un bassotto, un gatto e 9 classi.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.comBlogger156125tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-12401230284266260862015-10-20T00:02:00.001+02:002015-10-21T20:53:31.131+02:00Il Vic.Il Vic, come i miei attenti lettori sanno, è il mio adorato secondogenito.<br />
Il mio biondino è un irresistibile concentrato di simpatia, intelligenza, bizzarria e...lazzaronaggine.<br />
La sua personalità è trapelata, inesorabilmente, fin dalla prima presentazione ed ho immediatamente capito che quell'adorabile fagottino roseo, adagiato nella morbida copertina di ciniglia azzurra, mi avrebbe dato parecchio filo da torcere.<br />
Se vi fosse un campionato mondiale di caparbia il ragazzo vincerebbe a man bassa, con i suoi 130 centimetri, riesce a tenere saldamente in scacco due genitori, quattro nonni e quattro insegnanti senza manco scompigliarsi i capelli.<br />
Pomeriggio tipo: "Vittorio, hai fatto i compiti?"<br />
Il giovanotto mi rivolge uno sguardo attonito e vagamente offeso.<br />
"No, perché?"<br />
La prof, durante i suoi studi ha avuto modo di approfondire le tematiche relative alla pedagogia positiva e agli studi montessoriani.<br />
"Piccolo sciagurato! Prendi il diario e verifica immediatamente cosa c'è da fare per domani!"<br />
Il Vic, chino sotto il peso degli improperi materni, si dirige stancamente verso lo zaino, cincischia per due minuti abbondanti con gli spallacci, scuote la testa con aria mesta e comunica alla famiglia il bisogno impellente di andare in bagno.<br />
In bagno inciampa nella scarpiera (ancorata sulla parete opposta) e inizia a parlare con il porcellino d'India. Dopo venti minuti esce dal bagno, si siede sul divano e, con sguardo rivolto all'infinito e voce grave e assorta comincia a parlare dell'opportunità di introdurre, nella dieta del roditore di casa, una giusta quantità di erba medica.<br />
Il pargolo viene crudelmente stoppato e gli viene ricordata l'esistenza di quaderni da completare e sussidiari da studiare.<br />
Il soggetto sgrana gli occhioni blu dolendosi per la prosaicità della famiglia capitatagli in sorte e per la scarsa sensibilità animalista dei congiunti.<br />
Senza alzarsi dal divano ruota leggermente il busto e fa penzolare il braccio per afferrare la cartella. Chiaramente la manovra non riesce. Spossato il povero minorenne ricade sul divano chiudendo le palpebre.<br />
"Ecco, sono stanchissimo, probabilmente mi ammalerò e a te, mamma, non importa niente! (straziante musica di violini in sottofondo)<br />
"Sono esausto" sospira lo studente scivolando sul pavimento<br />
In genere a questo punto cerco di riprendere in mano la situazione.<br />
"Forza Vic! Non hai ancora fatto niente!"<br />
L'infelice ulula trafitto dalla rozza indiscrezione materna.<br />
"Come fai a dire che non ho fatto niente, ho fatto moltissimo!"<br />
Immediatamente cerca di coinvolgere qualche fratello nelle contumelie materne. <br />
"E Leli? Guarda che sta giocando con il cellulare..." .<br />
Il fato rio e cinico gli ha però affibbiato una sorella, scolasticamente parlando, inattaccabile. L'ex bimbastra sciorina infatti, immediatamente, problemi di geometria svolti , paginate di analisi logica e tavole di tecnologia impeccabilmente eseguite.<br />
Il fratello minore non fornisce maggiore soddisfazione dato che, tipicamente, non ha compiti per il giorno seguente.<br />
Vic però capisce immediatamente la potenzialità della situazione e mette in campo il delicato problema dell'istruzione di JF.<br />
"Ma fanno veramente pochissimo, come vuoi che impari? " Con balzo entusiasta si fionda sul sacco del fratello allo scopo di estrarne quaderni e album atti a confermare la sua teoria circa lo stato di deprivazione culturale in cui versa il fratellino.<br />
Lo fisso con occhi furibondi e gli intimo di aprire immediatamente il suo di zaino.<br />
Vic mi guarda, con lo sguardo triste di un bambino colpito negli affetti più cari, scuote mestamente la testa, richiude con lentezza esasperante la borsa di JF e, finalmente, prende in mano il suo disonauresco zaino.<br />
Simula per una manciata di minuti enorme difficoltà nell'aprire le fibbie di plastica e tenta di intavolare una discussione sulla superiorità del metallo, estrae l'asciugamano chiedendomi di stirarglielo, la pochette porta spazzolino rammaricandosi del fatto che non sia stata ricamata, il tovagliolo rallegrandosi e lodando il senso civico delle maestre che non accettano l'usa e getta, facile via verso il consumismo e la rovina del pianeta....<br />
Ecco, io credo che sarò la prima donna al mondo ad avere le vene varicose sulle tonsille. Urlo infatti senza ritegno e gli intimo di darmi immediata visione del diario.<br />
"Ah, ecco mamma, forse non ho scritto i compiti, perché ero uscito per andare alla toilette e non sono rientrato perché non volevo disturbare la maestra che stava dettando, sai una questione di delicatezza..."<br />
La mia carissima amica Federica ha dedicato alla sua bambina, una deliziosa poesia, composta da lei medesima, che ho immediatamente assunto a inno familiare (volgendola ovviamente al maschile) datosi l'estrema pertinenza delle argomentazioni.<br />
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<span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">Figlio mio, amor ti prego<br /> Meglio appianare il debito greco<br /> che far fare i compiti a te<br /> mi fai uscire fuori di me.</span><span class="text_exposed_hide"><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;">...</span></span><span class="text_exposed_show"><br /><span style="font-family: Georgia, "Times New Roman", serif;"> Ad aiutarti si son messi in tanti<br /> amici parenti e pure viandanti.<br /> E tutti ci han rinunciato<br /> talmente tanto hai esasperato.<br /> Ci ha provato pure tua zia<br /> voleva chiamare la polizia.<br /> Poi tua nonna che ha tanta pazienza<br /> voleva scappare fino a Potenza.<br /> Abbiamo esentato solo papà<br /> lavora già tanto, abbiamo pietà.<br /> Sentirsi dire "non so come fai<br /> fosse mio figlio sarebbero guai"<br /> non fa per niente piacere.<br /> Ma sono parole assai veritiere.<br /> Oh mio tesoro non farlo per me<br /> è bello imparare, fallo per te.</span></span><br />
<span class="text_exposed_show"><span style="font-family: Georgia;"><br /></span></span>
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<div class="text_exposed_show">
In memoria dei compiti delle vacanze e in attesa di un nuovo anno scolastico.<br />
by Federica Ricciardi.<br />
Ehm...quanti sono gli anni di istruzione obbligatoria?</div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com2tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-60630236327185743422015-09-02T00:07:00.000+02:002015-09-03T16:11:29.812+02:00La notte dei desideri.<a href="https://www.youtube.com/watch?v=293v-uRL6iE&feature=youtu.be">https://www.youtube.com/watch?v=293v-uRL6iE&feature=youtu.be</a><br />
<br />
Laprof è in trepida attesa.<br />
Nononono, nessun fagottino di felicità, nessun quadrupede (anche se, a voler ben guardare a fine settembre arriverà un nuovo micio Gamelli), nessun ritorno e nessuna partenza.<br />
Laprof, con svariate altre migliaia di derelitti colleghi, precari come lei, alle ore 00.01 potrebbe avere un'anticipazione di futuro, praticamente un brivido di eternità.. Potrebbe, in estrema sintesi, conoscere l'ubicazione delle sue stanche membra e della sua fida valigetta porta documenti, per almeno i prossimi tre anni della sua vita.<br />
Ebbene sì, Laprof partecipa, nientepocodimenoche al faraonico (aggettivo non casuale) piano di assunzioni derivante dalla riforma cosiddetta della Buona scuola.<br />
A luglio ella ha dovuto indicare il suo ordine di gradimento tra cento province italiane, puntualizzando se preferisse, lei di Torino, insegnare ad Enna o Potenza. <br />
Le province andavano inserite rigorosamente tutte, pena l'annullamento della domanda e il conseguente stallo nel limbo delle graduatorie ad esaurimento (che succederà ai temerari non presentatori della domanda? Mistero!)<br />
Per effettuare la scelta in maniera più equilibrata e consapevole la meschina ha commesso un errore fatale: ha iniziato a visionare i forum dedicati agli insegnanti.<br />
La calda umanità dei frequentatori l'ha subito avvinta, praticamente una rissa al giorno.<br />
I passini contro i tieffini che non hanno esperienza. Essì ma voi del PAS non avete mai passato un numero chiuso e si sa, siete analfabeti. Tutti contro i Sissini, rei di essere in graduatoria ad esaurimento e pertanto titolari di ingiustissimi vantaggi quali la possibilità di essere spostati all'altro capo dello Stivale. Pena di morte per i docenti già di ruolo che queste rogne manco se le immaginano e non sono solidali.Tortura di stato per i non abilitati solo capaci di gufare e rammaricarsi perché l'opportunità non è loro offerta.<br />
E noi? E voi? E quegli altri? E chi ha preso l'abilitazione all'estero? E chi ha fatto supplenze perché conosceva il preside? E chi non ha mai insegnato in questi anni? E chi ha insegnato un'altra materia? E quelli delle scuole paritarie?E i diplomati magistrali e i laureati in scienze della formazione e gli stranieri, i comunitari, gli extracomunitari, i musulmani, i crocifissi, la carta igienica mancante, il referendum e il gender.<br />
E quelli che hanno preso l'abilitazione all'estero e mia cugina che ha solo dieci punti e sta per essere assunta e la moglie di Renzi che ha la cattedra sotto casa ed è andata all'Expo e come ha fatto ad avere i giorni durante le attività didattiche, ma no guarda che non è vero, non è entrata nel piano di assunzioni, mi ha detto mio cognato che...e ne è sicurissimo.<br />
E chi ha la 104, chi non ce l'ha, chi ne usufruisce immeritatamente, chi usa quella del bisnonno per andare a giocare a tennis. Io ho un figlio, due figli, sei figli...Il mio è un neonato e il ruolo della mamma, del papà, dei nonni, dell'allattamento al seno, non ricominciamo con l'OMS...<br />
Insomma un manicomio ad uso e consumo del docente confuso.<br />
Dopo milioni di sproloqui Laprof riesce, fortunuosamente, ad individuare la nicchia ecologica di sua competenza, quella degli impavidi iscritti in Graduatoria ad esaurimento intenzionati a produrre domanda di assunzione e vi si accoda cercando lumi.<br />
Ecco, finalmente Laprof capisce cosa prova n ipocondriaco durante la lettura dell'enciclopedia medica o l'affannosa ricerca su internet di sintomi e malattie.<br />
Ogni precario di Italia sfodera storie tragiche e lei vi si immedesima senza indugio.<br />
"C'è un complotto per trasferire gli insegnanti del sud a nord e quelli del nord al sud" (e subito qualcuno comincia a discettare di vaccini e scie chimiche)<br />
"L'ipotesi più probabile è che ci mandino tutti nelle isole, l'Elba ha l'85% del personale docente precario (gulp, e io come lo pago un affitto all'Elba?)"<br />
"Ah no, sono sicuro finirò in una scuola carceraria, mia cugina nel '77 è stata presa in ostaggio".<br />
"La mia, nell' '84 ha avuto le quattro gomme squarciate e, ancora oggi, non sa a chi dire grazie!"<br />
"A Limone Piemonte ci sono parecchi posti vaganti".<br />
"Al Moncenisio pure..."<br />
Ogni volta Laprof impallidisce e cerca costi degli affitti e itinerari in aereo, auto e treno.<br />
Circa ogni dieci minuti il subconscio le suggerisce nuove, allarmanti visioni che comunica al Pan senza soluzione di continuità<br />
" Mi sento Nuoro!"<br />
"Sono convinta, sarà solo Asti"<br />
"Certo, ad Imperia potrei sfruttare l'alloggio di famiglia"<br />
"Perché non Alba?"<br />
"A Campobasso e Isernia, nella mia graduatoria, sono prima"<br />
Fortunatamente, fra pochi attimi, la prima fase di questa tortura si concluderà.<br />
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<strong>Aggiornamento delle ore 00.10</strong><br />
Come prevedibile tutto il sistema è bloccato<br />
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<strong>Aggiornamento delle ore 00.15</strong><br />
L'aspirante ha partecipato alle operazioni di assunzione della fase B ma non è stato nominato.<br />
Ecco, ma quale umorismo malato, al ministero, ha potuto elaborare una formula così ridicolmente ingombrante?<br />
Mi chiameranno in confessionale? Troverò una passatoia e gente acclamante al mio passaggio?<br />
<br />
Au revoir a novembre dunque!<br />
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Si va perciò a dormire...buona fase C a tutti!<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com3tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-9401924116825691642015-05-10T22:05:00.001+02:002015-05-12T20:50:53.730+02:00Egg Hunt!Uno degli effetti collaterali della mia malattia è stato l' annullamento della festa del Vic, programmata per il 31 ottobre. <br />
Il mio secondogenito, come ricorderete è nato in <a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=8304871773711580807#editor/target=post;postID=7456083040503858728;onPublishedMenu=posts;onClosedMenu=posts;postNum=110;src=postname" target="_blank">agosto</a> ma ormai, da due anni, ho smesso di rallegrarmene.<br />
Eh già, ora anche il biondino esige la sua brava festa con i compagni di classe e non gli basta più la distribuzione balneare di gelatine Carrefour.<br />
Per la data il nostro ormai quasi ottenne si è orientato sulla ricorrenza di Halloween, in linea con il suo animo crepuscolare.<br />
Chiaramente il mio adorato marmocchio strampaloide non accetta un tema banale e sfruttato come l'horror stantio e scimmiottato che caratterizza la festa, ma pretende che tutto sia declinato in chiave paleontologica e, soprattutto, dinosauresca (a suo dire vero ed originale leitmotiv delle celebrazioni di Ognissanti: "Mamma, nessuno è più morto di un dinosauro").<br />
Ahimè però, quest'anno, per i ben noti problemi di salute di mammà, non è stato possibile organizzare l'agognato trattenimento (ero troppo impegnata a cercare di respirare).<br />
Appena uscita dall'ospedale sono poi stata risucchiata nel vortice PAS per cui...ancora niente festa!<br />
Insomma, rimanda e posponi siamo arrivati ad aprile.<br />
A questo punto, vista la vicinanza delle feste pasquali, il tema appariva quasi obbligato. La nostra au pair canadese ha proposto, prima di reimbarcarsi su un volo diretto a Montreal, di organizzare una vera caccia alle uova.<br />
Il Vic si è mostrato subito entusiasta per cui abbiamo accolto la mozione al volo.<br />
Come ci ha spiegato la numero otto bis (au pair di ritorno) la tradizione canadese vuole che un gran numero di ovetti di cioccolata venga nascosto in un grande giardino e che la marmocchieria venga messa in libertà e li cerchi senza grandi sovrastrutture, genitoriali e non. <br />
Ecco, diciamo che, nel nostro paese, la fama di originalità della famiglia Gamelli è sufficientemente consolidata senza che vi sia la necessità di trasformare venti graziosi bambinetti di seconda elementare in grufolanti segugi da trifola alla ricerca bramosa di cacao.<br />
Abbiamo quindi optato per una sobria caccia al tesoro con indizi e bigliettini vari. L'organizzazione della vicenda, soprattutto per quel che concerne l'aspetto dinamico è stata affidata a un mio ex allievo, circostanza rischiosissima, soprattutto se si considera che, il baldo giovanotto, aveva debuttato con una bella insufficienza nella mia materia (oh non ci crede proprio nessuno che le prof, tendenzialmente, non vengono dimesse dal TSO il giorno in cui prendono servizio e quando vedono un diciannovenne piegato a panino, tipo gobbo di Notre Dame, non pensano a una lombo sciatalgia ma a un più prosaico bigliettino).<br />
Il tardo adolescente ha però molto signorilmente messo una pietra sul passato, ha animato impeccabilmente e la festa è andata benissimo. I bimbastri hanno corso, trovato sacchettini e giocato come pazzi.<br />
Devo segnalare un'unica criticità che, ormai da anni, ho avuto modo di osservare.<br />
Perché le mamme sono così restie a dichiarare la partecipazione dei loro rampolli alle feste? Perché custodiscono questa notizia, ammettiamolo pure, abbastanza rilevante per la meschina organizzatrice dell'evento, con l'ermetico riserbo che dedicherebbero alle coordinate del luogo di ritrovamento del Sacro Graal? Perché, quando piombo nel gruppetto di genitrici fuori dalla scuola e domando, con il quieto garbo che mi caratterizza, se, allora, Pierino, Anna, Lavinia e Bartolomeo interverranno alla festa, vengo osservata con un misto di stupore e fastidio per l'indiscrezione della mia domanda? E perché ottengo di rimando solo risposte fumose con vaghi accenni a dentisti e partite di pallacanestro che però non è detto che pregiudichino la partecipazione, ma forse però....Perché nessuna madre sente il bisogno di sbottonarsi spontaneamente e di comunicarmi, verbalmente o tramite artifizi informatici se la loro progenie dovrà essere attesa o no?<br />
Insomma, perché, ogni anno devo buttare nel secchio almeno un chilogrammo di torta di pasticceria o, al contrario, sciacquare i piatti di carta nella fontanella comunale perché gli invitati sono più numerosi del previsto?<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-MbfO9DncQyM/VR2gWpTRw7I/AAAAAAAACJ4/pCqwSKYMcyM/s1600/11096910_10206393217739512_1890664636_n.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" height="240" src="http://4.bp.blogspot.com/-MbfO9DncQyM/VR2gWpTRw7I/AAAAAAAACJ4/pCqwSKYMcyM/s1600/11096910_10206393217739512_1890664636_n.jpg" width="320" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com5tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-78768187493795864122015-04-01T22:02:00.001+02:002015-04-05T11:59:41.676+02:00I dolori della giovane prof.In queste lunghe settimane di assenza in molti mi avete chiesto notizie e informazioni.<br />
Grazie veramente, ho percepito un grande interessamento condito da molto affetto.<br />
I miei lettori non sono forse moltissimi (comunque ben di più di quelli dichiarati dal Manzoni, mica cotiche) ma sono impagabili.<br />
Mettetevi dunque comodi che la prof vi ragguaglierà sugli ultimi suoi guai.<br />
Come sapete questo è stato l'anno del PAS. Ho già un'abilitazione ma, per avere maggiori possibilità lavorative, ho deciso di conseguirne un'altra seguendo lo speciale percorso riservato a chi si trova già dentro la scuola. In due mesi ho dovuto preparare la bellezza di quindici esami (all'università in ...ehm quattro anni moooolto abbondanti ne ho dati 20!), praticamente una full immersion letteraria e pedagogica.<br />
I primi mesi dell'anno scolastico sono dunque passati lietamente sui sonetti del Petrarca e le loro geometrie, sulle fonti storiche, sulla lingua usata dal Verga, sulle poesie di Montale, sui passi di Metastasio, sulla Colonna infame, sulle eresie medievali e sulla didattica per competenze.<br />
La mia assenza però non è stata solo per motivi di studio.<br />
Qui sarà bene fare un salto indietro.<br />
Quest'anno insegno in una scuola sita nel centro di Torino (cosa che per noi periferici è già, di per sé, sinonimo di iattura). In una bella mattinata di Ottobre (il 15 per la precisione) mentre ero ferma al semaforo rosso, da brava e rispettosa cittadina ed automobilista quale sono, un gentiluomo in Suv mi ha tamponato asfaltando la mia povera, vetusta Punto.<br />
Dopo l'urto mi recavo celermente al pronto soccorso ove mi veniva diagnosticata una distorsione rachide cervicale, guaribile con una decina di giorni di riposo e l'onnipotente collare (fornitomi sul posto). A dirla proprio tutta vedevo sul volto di medici e paramedici, il consueto sorrisino derisorio che accompagna tipicamente le richieste dei prof (notoriamente alla perenne e affannosa ricerca di ulteriori giorni di ozio e vacanze oltre a quelli già elargiti a piene mani dall'amministrazione ).<br />
Laprof è quindi tornata a casa contusa e parzialmente immobilizzata, ha telefonato a scuola e colleghi per ragguagliarli circa le ultime novità e si è disposta, con animo sereno e paziente, al periodo di convalescenza necessario per la sua completa guarigione.<br />
L'evento , incredibilmente, ricadeva sotto la voce "infortunio in itinere '", circostanza che, secondo amici e colleghi, avrebbe dovuto garantirmi una Bengodi di vantaggi e risarcimenti mentre , a mio personalissimo parere, ha generato una serie di rogne e sbattimenti manco ipotizzabili (risarcimenti niet).<br />
Dopo pochi giorni ho cominciato ad avere alcuni fastidiosi dolori al petto e un lieve affanno respiratorio.<br />
Al nono giorno, alla visita INAIL di controllo, segnalavo questo mio malessere ottenendone in cambio oltre che i consueti sguardi di sufficienza, altri quattro giorni di riposo con vaghe allusioni a una possibile micro frattura di una costola.<br />
Per meglio chiarire il concetto, al termine della visita, salutandomi, il solerte medico, mi intima di non sfruttare l'ulteriore periodo di convalescenza ESTORTOGLI, per lavare vetri, tende e tappezzerie dei divani (ehm caro dottore, tra l'altro, tu non sai con chi stavi parlando....)<br />
Confortata quindi da questa ulteriore diagnosi mi riaccingo, con animo sereno e paziente a completare il mio periodo di immeritato riposo.<br />
Peccato che, nel corso della seconda notte, mi manchi completamente il respiro e avverta dolori sempre più lancinanti al petto.<br />
La mattina, ormai rantolante, decido di andare in ospedale.<br />
Mi dirigo verso il San Luigi ma, all'arrivo, mi rendo conto che in alcun modo riuscirò a percorrere la lunga scalinata che mi separa dall'entrata del Pronto Soccorso (eggià, sono andata tutta sola).<br />
Viro dunque verso l'ospedale di Rivoli, completamente in pianura e, passato il triage ed ottenuto un codice verde, aspetto la visita.<br />
Lo scenario è quello consueto e il trattamento pure.<br />
"Si metta lì... aspetti là... languisca un due orette qui... fissi il muro qua...."<br />
Nelle tre ore in cui aspetto l'evolversi degli eventi mi viene pigramente fatta un esame del sangue.<br />
Ma improvvisamente...COLPO DI SCENA!<br />
Un urgentologo (ignoravo esistesse siffatta specialità, pare una roba da E.R o al limite una laurea di Pico De Paperis) suggerisce, per scrupolo, di fare una angioTC e la musica cambia radicalmente.<br />
Vengo magicamente catapultata in un altro ospedale (ve lo assicuro, l'impressione è quella).<br />
Ho medici e paramedici che piovono pure dal soffitto, tutti solerti, gentilissimi e preoccupati.<br />
Ebbene sì, dopo il referto sono passata al codice rosso (mai provata l'ebbrezza prima).<br />
Ho un'embolia polmonare e un principio di infarto (sempre polmonare).<br />
Mi ricoverano prontamente ma, vista la penuria di posti in reparto, resterò ben quattro giorni spiaggiata in un'angusta saletta del Pronto Soccorso distesa su una microscopica barella (tra l'altro molto adatta per chi abbia problemi respiratori).<br />
Dopo due settimane di ricovero con ossigeno uscirò trionfalmente, debole, assai acciaccata ma ancora viva e ruggente.<br />
Insomma, assenza giustificata!<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-XnIgqN9xVis/VRxOrCUICeI/AAAAAAAACJk/tsPW5BotFYU/s1600/rivoli%2Bospedale.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-XnIgqN9xVis/VRxOrCUICeI/AAAAAAAACJk/tsPW5BotFYU/s1600/rivoli%2Bospedale.jpg" /></a></div>
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-86113185074868097022014-12-08T22:54:00.000+01:002014-12-09T01:08:04.132+01:00Preparativi natalizi.<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-OXcQWAHOR_0/VIYXAu51WgI/AAAAAAAAB5Q/L2YkOI0lksQ/s1600/albero.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-OXcQWAHOR_0/VIYXAu51WgI/AAAAAAAAB5Q/L2YkOI0lksQ/s1600/albero.jpg" height="480" width="640" /></a></div>
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Il Natale si avvicina e in casa Gamelli fervono i preparativi.<br />
Come da tradizione piemontese immemore l'otto dicembre è stato approntato l'albero di Natale.<br />
Come da tradizione Gamelli l'operazione è stata preceduta da due orette abbondanti di urla belluine della coppia genitoriale che non ricordava chi e come avesse ritirato le due scatole di metallo contenenti il corredo natalizio. Quando alla fine le scatole sono state rinvenute i gamellini hanno cominciato ad addobbare con le loro manine cicciotte e lo sguardo incantato il nostro meraviglioso abete 100% plastica. <br />
Come ogni genitore sa è questo un momento di grande commozione dove si cementano i legami familiari e si costruisce quel patrimonio di ricordi che scalderà i periodi critici e illuminerà i giorni bui.<br />
Mentre il Pan ed io, finalmente riappacificati, facevamo queste considerazioni fisssando grati e pensosi i nostri splendidi gioielli, il malcontento ha cominciato a serpeggiare tra le truppe.<br />
Ha iniziato Leli: "Perché bisogna mettere queste orride palline di cars? Ci sono pochissime decorazioni da femmina, odio avere due fratelli maschi."<br />
Il Vic ha subito rilanciato: "E perché il puntale lo deve mettere JF, solo perché è il più piccolo? Non è giusto, Letizia l'ha potuto mettere ben cinque anni, anzi sei perché non penso proprio di averlo messo io a quattro mesi, e poi quando avevo due anni è nato JF che ormai lo mette da quattro anni. Insomma, io ci ho perso!"<br />
Arginate le rivendicazioni sindacali siamo finalmente riusciti a mettere insieme l'albero, abbiamo acceso le lucine e, la sottoscritta, circondata dal magico alone intermittente è andata a preparare la cena (ehm in realtà ha messo su l'acqua e ha intimato al Pan di buttarci qualcosa dentro e si è messa a studiare letterature comparate).<br />
Pochi istanti dopo la soffusa armonia è stata rotta da un urlo del Vic: "Mammaaaaaaaa a JF sanguina la bocca ma io non gli ho fatto niente."<br />
In effetti il povero terzogenito aveva un rivoletto di sangue che gli colava dalle fauci e...una bella finestrella nell'arcata inferiore.<br />
Come molti di voi rammentano sono due anni che il cinquenne deve essere sottoposto a periodiche (e costose) visite dentistiche in seguito alla morte dell'incisivo SUPERIORE (<a href="https://www.blogger.com/blogger.g?blogID=8304871773711580807#editor/target=post;postID=6892496378868519508;onPublishedMenu=allposts;onClosedMenu=allposts;postNum=117;src=postname" target="_blank">qui</a> trovate il racconto). Ecco, non poteva cadere quello? Esaminando poi il dentino, un altro choc: è piccolissimo ma ha una radice incredibilmente lunga (scopriremo poi che la radice viene frantumata dal dente nuovo in crescita, quindi probabilmente è una cosa normale).<br />
I due nefandi soggetti vengono torchiati e la ricostruzione dei fatti che ne emerge è la seguente: il Vic, ancora indispettito per la questione puntale voleva a tutti i costi la coperta peruviana che funge da copridivano, JF, non disposto a transigere, nel tentativo di trattenerla, l'ha afferrata con i denti e voilà...estrazione perfetta.<br />
Il dentino ora giace nel nostro frigo, immerso nel latte per conservarlo (non so bene in vista di cosa), e JF singhiozza a gran voce che così il topino non lo troverà mai.<br />
Mi sa che la prima telefonata di auguri la farò al dentista.<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-44815361038962809162014-11-30T23:13:00.001+01:002014-11-30T23:13:08.174+01:00La settimana scorsa...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-pdwuJBDInTQ/VHuPE3ztiYI/AAAAAAAAB44/8Qghy0HHyJI/s1600/torta%2Bcr.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"></a> </div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://3.bp.blogspot.com/-TElyPmFJuFk/VHuPjL9Fj3I/AAAAAAAAB5A/O1P2tDdf_eQ/s1600/torta%2Brosa.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://3.bp.blogspot.com/-TElyPmFJuFk/VHuPjL9Fj3I/AAAAAAAAB5A/O1P2tDdf_eQ/s1600/torta%2Brosa.jpg" height="464" width="640" /></a></div>
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Riemergo dal silenzio (un giorno vi racconterò tutto) per segnalarvi che, domenica scorsa, Letizia ha fatto la Cresima.<br />
Alle ore 11, con la tipica espressione radiosa che solo un'adolescente può avere, (sugli adolescenti senza apostrofo non mi pronuncio ancora, ripasserò fra cinque anni) accompagnata dalla mia carissima amica Sidibì ha attraversato la navata della chiesa Santi Pietro e Andrea in compagnia di altri 27 (e sottolineo 27) compagni per ricevere il sacramento.<br />
La chiesa è piccola e calcolando che ogni bambino portava in dote almeno una ventina di parenti si può ben immaginare in che bolgia infernale si sia trasformata la funzione. <br />
Tra l'altro il celebrante non aveva propriamente il dono della sintesi (ha iniziato la predica domandandoci se non fossimo ansiosi di sapere cosa avesse detto al gruppo precedente).<br />
Eh già, c'era anche un gruppo precedente. Una ventina di fortunelli è stata inserita nella celebrazione delle ore 9.00( e sottolineo 9.00).<br />
Le povere, infelici genitrici di questo drappello, nei giorni precedenti l'evento, sono state viste aggirarsi tra le panetterie del paese a fare incetta di croissant e brioche alla crema per imbastire il rinfresco antimeridiano. L'ora della cerimonia, infatti, l'abbiamo scoperta solo nella settimana precedente (e ho appreso con viva sorpresa di far parte del gruppo "fortunato").<br />
Questa volta il problema dell'abbigliamento troppo sfarzoso o ricco di fronzoli indubbiamente non si poneva (chi non sapesse cosa è successo il giorno della prima Comunione di Leli potrà trovarne un resoconto <a href="http://www.lastampa.it/2012/04/21/cronaca/il-parroco-con-quel-vestitoniente-prima-comunione-7RmGeJoU8hSJxR3vZ8nyOL/pagina.html" target="_blank">qui).</a> I nostri baldi teen agers parevano usciti da una sessione di shopping al mercatino dell'esercito della salvezza. Personalmente ritengo già un grande successo essere riuscita a mandare mia figlia all'altare con un paio di scarpe non da ginnastica.<br />
Dopo la cerimonia abbiamo fatto un rinfresco nella sala di un oratorio. Per una serie di vicissitudini non ho potuto cucinare quasi niente (giusto una torta salata per puntellare il mio orgoglio materno) ma sono stata degnamente sostituita, anzi surclassata, dalla mia amica Yle (grande risorsa le amiche sfati)<br />
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-41357190792222382252014-11-08T23:40:00.001+01:002014-11-08T23:40:41.507+01:00Intervista!Sono stata intervistata da Daniela di <a href="http://www.ingleseprecoce.it/" target="_blank">inglese precoce</a> per raccontare la nostra esperienza di bilinguismo.<br />
L'intervista è corredata da una delle mie meravigliose foto quindi merita veramente!<br />
<a href="http://www.ingleseprecoce.it/2014/11/03/opinione-sul-metodo-helen-doron-di-mamma-luisella/">http://www.ingleseprecoce.it/2014/11/03/opinione-sul-metodo-helen-doron-di-mamma-luisella/</a><br />
Buona lettura!<br />
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-67207806463175709142014-10-26T21:35:00.004+01:002014-10-29T15:21:12.353+01:00Termini riferiti alla casa.Laprof non sta vivendo il suo momento migliore.<br />
Come è noto frequenta il PAS, ha iniziato a lavorare e non ha uno straccio di au pair.<br />
Ecco, in effetti il problema del lavoro al momento si è risolto. Lo scorso mercoledì, infatti, appena uscita da scuola, mentre ero ferma al semaforo sono stata tamponata da un baldanzoso giovanotto alla guida di un fiammante Cayenne. La mia Punto vetusta, il mio collo e una mia costola ne hanno fatto le spese.<br />
Al momento quindi sono a casa, sofferente e gemente, ma non già dispensata dai miei doveri universitari.<br />
In questo momento poi ho un problema particolarmente assillante; per essere esonerata dalla frequentazione di svariati corsi trasversali ho bisogno di una stampata, intestata, attestante il mio percorso SISS e soprattutto le votazioni ottenute ai tempi. Peccato che sul sito dell'Università nella pagina del mio curriculum, detti esami appaiano superati soltanto con la dicitura "idoneo".<br />
In più debbo assolutamente produrre svariate unità didattiche nelle più differenti materie.<br />
I miei figliuoli sono, in questo frangente, di grandissimo aiuto, aspetto a breve che un sismografo registri gli effetti della loro incessante attività (o alternativamente che la vicina Santasubito mi denunci per sopraggiunto burn out acustico).<br />
Insomma, oggi, mentre mi deliziavo con l'onomastica Pirandelliana avevo bisogno che le tre creature, che ho incautamente generato, stessero buone, zitte e poco richiedenti.<br />
Cosa non facile, ammetto.<br />
Collegandomi al percorso che sta facendo la Numero Diecivirgolacinque in questo periodo (la casa, ambienti e suppellettili), ho cercato ispirazione su un sito che è sempre una bella risorsa: <a href="http://www.ingleseprecoce.it/">www.ingleseprecoce.it</a> e, seguendo sono stata reindirizzata su un graziosissimo sito,dove ho trovato un'ancor più graziosa casetta da ritagliare e incollare.<br />
Certo i termini non sono moltissimi ma dopo si può ampliare il gioco con mobiletti e piccoli personaggi.<br />
Fortunatamente Leli era in vena buona e creativa per cui ha magistralmente seguito i suoi fratelli nella fase di taglio, confezionamento e gioco successivo.<br />
La mia ex bimbastra diventa ogni giorno più in gamba!<br />
Per chi volesse imitarci potete trovare lo schema <a href="http://tempolibero-scuola.blogspot.it/2012/02/learning-english-paper-house.html" target="_blank">qui</a>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-33409457216856620752014-10-11T23:28:00.000+02:002014-10-15T21:06:31.491+02:00Lettura in inglese.Il post sulla lettura in francese ha avuto un grande successo, direi dunque che è ora di creare il suo omologo per l'inglese.<br />
Come si insegna a leggere in inglese ai bambini?<br />
La questione è molto complessa.<br />
L'inglese, a differenza dell'italiano, non è una lingua trasparente per cui il processo di apprendimento della letto-scrittura è profondamente diverso. Non si fa l'infinita serie di sillabazioni ad esempio (anche perchè non sempre a un fonema corrisponde un suono univoco) ma neppure si può ipotizzare di partire con un metodo globale dove vengono presentate al bambino brevi frasi.<br />
Non a caso la maggioranza dei corsi di inglese per bambini si fondano esclusivamente sulla modalità orale (L'<a href="http://www.helendoron.it/" target="_blank">Helen Doron</a> non fa eccezione)<br />
Insomma ho subito compreso di non essere minimamente in grado, non solo di definire un percorso idoneo all'apprendimento, ma neanche di aiutare e seguire il trittico una volta che tale processo si sia avviato (come faccio per il francese).<br />
Delego quindi integralmente l'attività all'au pair.<br />
Qui però subentrano alcuni problemi<br />
1) Non tutte le au pair hanno conoscenze didattiche.<br />
2)Spesso non abbiamo l'au pair<br />
3)Spessissimo il bittico (Vic in particolare) fa ostruzionismo passivo (talora pure attivo).<br />
Parlo di bittico non a caso, JF, stante la sua giovane età non è ancora coinvolto nelle lezioni dato che, come ho già scritto, ritengo che l'avvio alla letto - scrittura debba avvenire nella lingua madre dei bambini.<br />
Datosi che JF vive ancora nelle felici nebbie dell'ignoranza alfabetica non è stato ancora indotto a fare la conoscenza con la fonetica inglese.<br />
Il problema della lettura è però molto importante.<br />
In Francia ho avuto modo di osservare che il momento in cui la figliolanza ha veramente spiccato il volo nella conoscenza linguistica e soprattutto nell'ampliamento del lessico, è stato proprio quando ha cominciato a leggere in autonomia. Gli stimoli a quel punto diventano infiniti: gli avvisi sulla spiaggia, i nomi dei prodotti nei supermercati, le insegne dei negozi,i menu ai ristoranti, i depliant informativi, le pubblicità, i fumetti...<br />
Insomma che deve fare una disgraziata madre di famiglia a questo punto? Tra l'altro come sapete siamo in pieno <a href="http://www.unaprofcheblogga.blogspot.it/2014/09/di-au-pair-e-di-meteore.html" target="_blank">punto due</a> quindi il fardello grava unicamente sulle mie povere spalle (già provate da una supplenza in Torino centro e dall'inizio del <a href="http://www.istruzione.it/urp/pas.shtml" target="_blank">PAS</a>).<br />
Al momento essenzialmente mi avvalgo di un sito meraviglioso:<br />
<a href="http://readingeggs.co.uk/" target="_blank">http://readingeggs.co.uk/</a><br />
Vi invito veramente a provarlo, potete farlo gratuitamente per due settimane.<br />
All'inizio si può scegliere se far fare una sorta di "esame" al proprio bambino per valutare meglio le sue abilità o se iniziare da capo.<br />
Nel nostro caso Leli ha fatto l'esamino e quindi ha completamente saltato la parte di presentazione delle singole lettere, mentre Vic ha iniziato da capo (una ripassatina comunque non gli fa male).<br />
Il gioco era così accattivante che anche JF ha chiesto a gran voce, e ottenuto, di partecipare.<br />
Ci sono diverse sezioni, molto interessante è quella dei libri. Come tutte le mamme sanno, il capitolo di spesa dedicato ai libri è impressionante e, oltretutto, si implementa di mese in mese. Qui invece si ha la possibilità di visionare e ascoltare dei libricini, con difficoltà e lessico adeguati al livello cui si è arrivati. Alla fine viene anche proposto un piccolo test di comprensione.<br />
Ogni volta che si legge un libro e si passa un test si ottiene una ricompensa in uova. Onestamente non ho presente a cosa porterà il possesso di questa enorme quantità di uova ma al momento la cosa sta motivando il trittico a dismisura.<br />
La sezione dedicata alla fonetica si articola in un percorso a tappe. Ogni suono corrisponde a una tappa. le attività proposte sono molteplici e di crescente difficoltà e, anche qui, uova a profusione.<br />
Nella sezione matematica non sono ancora entrata, mi riservo di farlo nei prossimi giorni.<br />
Ogni bambino ha il suo profilo ove si possono monitorare i progressi e l'età indicativa di lettura raggiunta<br />
Il costo è abbastanza contenuto: 39 euro per un anno per il primo bambino e 19 per ogni successivo iscritto.<br />
<span id="goog_1529820070"></span><span id="goog_1529820071"></span><br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-63184161698998624262014-10-10T00:12:00.002+02:002014-10-15T23:00:44.145+02:00Stickers e flashcards.Come sanno tutte le host mum, perché la presenza dell'au pair sia proficua, è necessario acquistare qualche quintalata di materiale ludico e didattico.<br />
Le occasioni di dialogo tra un cinquenne e una ventenne infatti non sono poi così tante, in assenza di un'attività condivisa.<br />
Io sono quindi sempre alla ricerca di spunti utili (probabilmente il signor Amazon tiene la mia foto e soprattutto il mio numero di carta di credito tra i suoi affetti più cari).<br />
In questo periodo poi è , per noi, essenziale ottimizzare i tempi visto che, dopo la prematura partenza della numero Dieci, non ho trovato altra soluzione che subappaltare, per sole due ore alla settimana, l'au pair in forza presso una famiglia amica.<br />
Due ore però sono pochine e, la scarsità di tempo, rende impossibile l'interazione nelle normali attività quotidiane.<br />
Visto che ho chiesto alla Numero Diecivirgolacinque di lavorare un pochino sulle preposizioni di luogo ho correttamente investito una decina di euro nell'acquisto di queste validissime flashcards<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-XayVqUrOFdw/VDb_NaWNoKI/AAAAAAAABys/_Lu1yzB433E/s1600/20140930_132950.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-XayVqUrOFdw/VDb_NaWNoKI/AAAAAAAABys/_Lu1yzB433E/s1600/20140930_132950.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/--xx1pDymSX4/VDb_NTjK4TI/AAAAAAAABys/dwA6DaXxiG0/s1600/20140930_133011.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/--xx1pDymSX4/VDb_NTjK4TI/AAAAAAAABys/dwA6DaXxiG0/s1600/20140930_133011.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-equBhM9hY-w/VDb_NS2dSdI/AAAAAAAABys/-oRT_YLS9tU/s1600/20140930_133021.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-equBhM9hY-w/VDb_NS2dSdI/AAAAAAAABys/-oRT_YLS9tU/s1600/20140930_133021.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
Il gioco con le flash cards è, per i bambini, uno dei più entusiasmanti e utili. I miei potrebbero ripeterlo migliaia di volte, senza mai stancarsi.<br />
Queste carte sono veramente fatte bene, i disegni non lasciano adito a dubbi e la preposizione ha il giusto risalto nello spazio bianco. Sia Leli che Vic ormai le scrivono senza errori ortografici.<br />
Per il giovanissimo Gamelli invece ho preso gli stickers Usborne.<br />
Anche questi sono una certezza. Molto ben fatti, stimolano enormemente l'acquisizione di lessico specifico.<br />
Questi sono la versione per bimbi piccoli quindi le didascalie sono semplici, brevi e lineari. Nella versione per "grandi" le informazioni sono più complesse e sopra ogni adesivo è scritto il nome dell'oggetto raffigurato (molto utile per mamme non propriamente madrelingua)<br />
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Lvaf3aJNB5c/VDcBgLCmFuI/AAAAAAAABy8/jPiax0bDXBE/s1600/20140930_132901.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-Lvaf3aJNB5c/VDcBgLCmFuI/AAAAAAAABy8/jPiax0bDXBE/s1600/20140930_132901.jpg" height="240" width="320" /></a><a href="http://4.bp.blogspot.com/-yT67dfXu7fk/VDcBgNKfgcI/AAAAAAAABy8/gIQ7DOa9ebc/s1600/20140930_132910.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-yT67dfXu7fk/VDcBgNKfgcI/AAAAAAAABy8/gIQ7DOa9ebc/s1600/20140930_132910.jpg" height="240" width="320" /></a><br />
Come al solito mi scuso per la qualità delle foto, con il tablet non riesco a fare di meglio, temo che le mie abilità in tal senso siano molto limitate.<br />
C`e il vantaggio che io, a differenza della maggior parte degli altri blogger, non ho assolutamente l'assillo che qualcuno possa potermi rubare le pregevolissime immagini che uso, per cui non devo affaticarmi a siglare, firmare o rendere inviolabili i prodotti del mio estro artistico.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com4tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-80448137202042078162014-10-04T17:38:00.000+02:002014-10-04T17:55:03.952+02:00New entry.Ho il piacere di annunciarvi che la redazione del blog si arricchisce di un nuovo e validissimo elemento.<br />
Con grande onore vi presento Maeve Gamelli<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-Jf3EMCVMKR4/VDATlq8FgLI/AAAAAAAABx8/WRAHnPQn1fo/s1600/Maeve.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-Jf3EMCVMKR4/VDATlq8FgLI/AAAAAAAABx8/WRAHnPQn1fo/s1600/Maeve.jpg" height="400" width="223" /></a></div>
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Come vedete il nuovo collaboratore è già all'opera.<br />
E' arrivata pure lei con un canale au pair: il passaparola mammesco.<br />
Ringrazio l'Ispettor Emme per averla trovata, accudita e vaccinata che sennò dovevo cambiare il sottotitolo al blog.<br />
Al momento , almeno lei, non pare intenzionata ad abbandonarci.Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-38443354648107794232014-09-29T15:25:00.002+02:002014-09-29T23:44:10.892+02:00Ma...e il diciannove agosto?Da quando sono tornata a casa un'ondata di esecrazione si è abbattuta sulla Gamelli family e sulla sottoscritta in particolare.<br />
Giuro, non vedevo tanto biasimo dai tempi precedenti il primo Natale del mio diletto terzogenito quando, in un forum, avevo incautamente dichiarato in pubblico, che non avrei acquistato per JF un calendario dell'avvento come quello del Vic e men che meno ne avrei faticosamente ricamato uno a mano come quello di Leli, ma avrei (in futuro per carità) appeso al muro un sacchetto IPERCOOP ove avrebbe potuto ritirare le sue spettanze prenatalizie. I motivi di tale scelta erano essenzialmente due: il calendario dell'avvento a casa nostra non serve, visto che Babbo natale deve comunque mettere un regalino al giorno, datosi che la temperanza non è la virtù principale dei Gamellini e anche perché, diciamocelo, le velleità artistiche, le risorse economiche e di tempo e la volontà di darsi al bricolage sono inversamente proporzionali al numero di figli.<br />
Nonostante la mia difesa , a mio parere precisa e circostanziata, la condanna fu unanime.<br />
Qui intervenne la mia carissima amica <a href="http://thesardinianamerican.blogspot.it/" target="_blank">Fran</a> che, provata da un passato da terzogenita, rievocando un'infanzia fatta di Barbie con i capelli rasati, vestiti dei colori preferiti da sua sorella e asciugamani dell'asilo con cifre scritte con il pennarello, decise che si sarebbe battuta in prima persona per la serenità di JF e mi spedì, dagli Stati Uniti, un meraviglioso calendario dell'avvento autoprodotto, come i suoi fratelli mai si erano neanche sognati.<br />
Trovo che questo episodio sia estremamente significativo e illustri alla perfezione la parabola del terzogenito. Si è sempre in bilico tra l'essere ignorati e il ricevere molto più degli altri, in un continuo girotondo di alti e di bassi.<br />
Questa volta invece si parlava di compleanni.<br />
"Ho visto il post dedicato a Leli e il racconto del compleanno di Vic. E JF?"<br />
"Per Leli festa in casa, per Vic picnic sulla spiaggia e il povero JF? Gli avete almeno comprato una tortina del Mulino Bianco?"<br />
Queste le domandi più ricorrenti mentre, in sottofondo, potevo benissimo sentire la musichetta straziante del film 'Incompreso".<br />
Ancora una volta voglio rassicurarvi. JF ha regolarmente compiuto cinque anni e all'avvenimento è stato dato il giusto peso.<br />
In mattinata è andato anche lui al negozio di giocattoli francese ove ha potuto rimpinguare la dotazione di playmobil e di sera ha festeggiato con i nostri amici milanesi.<br />
Visto che, dopo la prima metà di agosto, pare un pochino azzardato un pic nic marittimo abbiamo optato per un bellissimo parco che si trova nelle vicinanze: <a href="http://www.basenaturefrejus.fr/" target="_blank">Base Nature.</a><br />
Quest'area è un'ex base militare riconvertita in parco.<br />
Al suo interno ospita numerose attività ed è il nostro più grande tormentone estivo. Potessero i miei figli snobberebbero continuamente il mare in suo favore.<br />
"Andiamo sui monopattini!", "Affittiamo le bici", "Facciamo il percorso ginnico", "Vogliamo fare una partita di beach volley", insomma tutte le scuse sono buone per richiedere a gran voce una sortita verso la base e un frantumamento delle scatole della sottoscritta.<br />
Quindi rassicuro tutti, JF ha avuto una bellissima festa ed è stato lungamente invidiato dai suoi fratelli.<br />
<br />
Il fatto che trovi la forza di accennarne solo ora fa parte degli oneri dell'essere un terzogenito...<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-61000916563322805532014-09-26T22:48:00.000+02:002014-10-21T00:21:25.433+02:00Di au pair e di meteore.Allora...è arrivata la Numero Dieci.<br />
Allora...è ripartita la Numero Dieci!<br />
Parrebbe la normale parabola di una qualsiasi au pair...ma attenzione! Ho l'onore di annunciarvi che siamo di fronte a un record mondiale! Un primato degno di essere omologato negli annali della storia delle host mum.<br />
Vediamo come sono andate le cose.<br />
Giovedì 11 settembre definisco gli ultimi accordi con la Numero Dieci, au pair inglese.<br />
Fissiamo l'appuntamento all'aeroporto, le fornisco il mio cellulare in caso di emergenza , la ragguaglio sul clima italiano e la intervisto sulle sue eventuali allergie ed idiosincrasie alimentari.<br />
Sul fronte domestico drappeggio lenzuola profumate nel suo letto, dispongo cioccolatini nella ciotolina di cristallo sul suo cassettone, lavo i pavimenti con detergente alla lavanda, provvedo asciugamani ed accappatoio intonsi e profumati di sciacquamorbido e bagnoschiuma con plurimi aromi nel suo bagno.<br />
Prendo accordi con mio padre perché intrattenga la frangia più giovane (e rompiscatole) del trittico, in modo da accogliere l'attesissima au pair in un clima zen di pace e convivialità.<br />
Il trittico, neanche eccessivamente sollecitato, prepara un bellissimo cartellone di benvenuto dove, su sfondo giallo paglierino e bordo istoriato a dinosauri, spicca in rosso il nostro più sentito welcome.<br />
La casa trabocca di materiale didattico; il viaggio in Irlanda ci ha fruttato un metro cubo di libri, quaderni operativi, flash cards, stickers e DVD.<br />
Insomma, mi pare di non aver trascurato niente.<br />
Venerdì 12 settembre, alle ore undici spaccate io e Leli (la più presentabile dei miei figli) attendiamo impazienti dinnanzi all'uscita dei voli internazionali.<br />
Alle dodici finalmente la fanciulla esce e sorride vedendo il cartellone recante il suo nome. Ci salutiamo cordialmente, mi carico di una parte del suo bagaglio e ci appropinquiamo al parcheggio. Incredibilmente avevo trovato posto nell'area più comoda, altrettanto incredibilmente non avevo scordato la necessaria dotazione di spiccioli per poter uscire, in tempo ragionevolmente utile, dal succitato parcheggio.<br />
Vabbè, come il 99% delle volte mi perdo, imbocco l'uscita sbagliata dell'aeroporto e vago per le amene valli di Lanzo per un'oretta abbondante. <br />
Direi però che, tutto sommato, la cosa possa essere rubricata sotto "aneddotica senza importanza!<br />
Durante il viaggio illustro alla Number Ten le regole di casa nostra e fantastico di tutte le meravigliose attività che potrà intraprendere con i bimbastri.<br />
Arriviamo a casa e veniamo travolte dai boys e dalla loro irruenza.. La vedo molto intimidita ma so che spesso il primo impatto è difficile e non ci faccio eccessivamente caso.<br />
Dopo il pranzo la ventunenne, che dovrebbe portare decoro e conoscenze linguistiche alla nostra famiglia, si ritira nei suoi alloggiamenti e non ne riemerge più.<br />
Alle 19.30 la chiamiamo per la cena. Sopraggiunge intanto il Pan che la saluta (per i suoi standard molto calorosamente) e le pone qualche generica domanda.<br />
La cena è un compendio di ciò che i miei tre figli possono combinare. Leli è lagnosa, Vic più bizzarro del solito e JF rumorosamente insopportabile. Come tutti i plurimi genitori siamo abbruttiti ed assuefatti ma, al decimo maialesco grugnito del terzogenito, pure il Pan perde la pazienza e pianta un urlo.<br />
Siamo alla decima au pair, quindi ormai avvezzi ad ogni sorta di esternazione, ma rimaniamo comunque di stucco, la Number Ten piange lacrime copiose, ci guarda sconsolata ed esplode in un (devo dire non immotivato) "You are so loud!<br />
Ehm in effetti si, cara. Certo che se volevi silenzi rilassanti, imperturbabile tranquillità, quiete adamantina, pace duratura, sei capitata decisamente nel posto sbagliato.<br />
Spossati dalla cena e dalle intemperanze di JF andiamo tutti a dormire.<br />
Il giorno seguente decido di impegnarmi per metterla a suo agio approfittando della giornata prefestiva. Ho visto su Facebook che, per problemi di organizzazione del viaggio, la notte precedente alla partenza non aveva dormito e quindi imputo a questa circostanza il momento di crisi.<br />
Mi adopero quindi per un approccio soft. La porto all'ipermercato in cerca del materiale scolastico per i bimbastri in compagnia di Leli. In effetti mi pare che il rapporto tra le due stia timidamente decollando (certo non è una grande oratrice) e mi convinco di aver fatto la scelta corretta. Dopo pranzo (e a proposito, costei non mangia carne di vitello, carne tritata di nessun tipo, frutti di mare, funghi e formaggio), invito Leli ad accompagnarla in un giro panoramico per la nostra cittadina. Rincasano dopo quassi tre ore, entrambe sorridenti, e mi persuado di aver avuto ragione nel rispettare i suoi ritmi.<br />
Il sabato è, per inciso, anche il giorno del mio compleanno e il Pan ed io usciamo in serata, per festeggiare. Per un momento siamo anche tentati di trascinarcela dietro ma poi soprassediamo (e sarà l'unico elemento che ci conforterà nei giorni successivi).<br />
Durante la cena vengo raggiunta da un messaggio di un'energica host mum (detta l'ispettor Emme per il suo indubbio acume investigativo).<br />
La mia amica mi invita a prendere visione di un post, pubblicato da pochi minuti, sulla pagina delle host mum. Non ho un piccì a disposizione ma mangio immediatamente la foglia e chiedo se vi sia qualche sentore che la Numero Dieci voglia darci il benservito.<br />
La mia amica non può che confermarmi che il sospetto è fortissimo. In effetti arrivata a casa rilevo che un'au pair, con il medesimo nome di battesimo della mia, al suo SECONDO giorno in Italia, desidera spaziare verso nuovi lidi per manifesta incompatibilità con la famiglia. Scrivo alla la host mum contattata e lei mi rivela che, la numero Dieci, alle ore sette della sera precedente (quindi prima di cena) aveva espresso il suo malcontento rilevando che i boys litigavano continuamente e l'host dad (l'ignaro Pan, ancora saldamente ancorato alla sua scrivania a dieci km da casa) non le rivolgeva la parola.<br />
Ormai è tardi quindi rimando le spiegazioni al giorno successivo. Onestamente ritengo di aver già avuto fin troppa pazienza e, vista anche la silenziosità della ragazza, (peccato mortale per un'au pair) penso che mi priverò del suo apporto senza eccessivi rimpianti.<br />
Sulla pagina delle host families intanto esplodono biasimo e solidarietà. Il giorno successivo ospiteremo a pranzo proprio l'ispettor Emme e la di lei famiglia (cinque pure loro) e un vulcanico host dad siciliano ci invita a fare karaoke, concerti con pentole e coperchi, organizzare un partitone gigante a fazzoletto con gli infanti, dibattere con i vicini juventini del prossimo campionato, far sedere allo stesso tavolo un renziano e un grillino, ospitare nel nostro cortile un bel confronto sulla Tav, insomma a industriarci per far definitivamente saltare i nervi alla labile inglesina.<br />
Nonostante la delusione devo dire che l'ilarità predomina, l'idea di aver battuto il record nella specialità "permanenza dell'au pair" mi solletica non poco.<br />
La domenica mi alzo presto (ehm per i miei parametri) per preparare le saporite vivande che rallegreranno il nostro desco (una torta salata e bruschette, il Pan griglierà un brontosauro) e vengo immediatamente affiancata dalla Numero Dieci. <br />
Ecco, solo osservandola mi accorgo che ha la tipica faccia da nonno.<br />
Qui devo fare un passo indietro. Quando un'au pair, per svariati e non sempre contestabili motivi, vuole finire anzitempo la sua esperienza, una delle scuse statisticamente più usate è quella della malattia o, nei casi più drastici, la morte di un congiunto. Sempre statisticamente parlando, uno dei parenti più a rischio risulta essere proprio il nonno.<br />
L'ispettor Emme stessa ne ha avuta una che, dopo essersi presentata in lacrime piangendo la dipartita dell'avo, è stata monitorata sulla sua pagina Facebook dove risultava, invece che in gramaglie alle esequie del defunto, pimpante e reattiva in quel di Venezia. L'ispettor Emme, mamma di squisita ospitalità ma di raffinata perfidia, senza fare un plissé inviò una commoventissima lettera di condoglianze ai genitori della disinvolta (e poco scaramantica) adolescente. <br />
Poco da fare, la classe non è acqua.<br />
Dicesi quindi "faccia da nonno" quell'espressione facciale di circostanza che dovrebbe rappresentare un mix di cordoglio, sgomento e preoccupazione ma su cui, una host mum mediamente accorta, non fatica a leggere tutti i micro-segnali che indicano menzogna e paura di essere scoperti.<br />
Mi dispongo quindi ad ascoltare il racconto della straziante agonia del vecchierello e di come le sue sofferenze potranno essere alleviate dalla presenza della adorata nipotina al suo capezzale. <br />
La ragazza sprizza lacrime a doccia come un cartone animato giapponese anni ottanta e comincia a dirmi, con espressione mesta, che ha ricevuto una telefonata urgente da casa.<br />
Mi vengono in mente le sagge parole della mia amica Lapsic: "Ogni volta che un'au pair parte alla volta dell'Italia, dall'altra parte del mondo muore un nonno".<br />
Decido quindi di prendere in mano la situazione salvando la vita al (probabilmente) ignaro e attempato signore. Apro quindi la schermata del computer e mostro alla nostra quasi ex collaboratrice la pagina della sua iscrizione al sito di collocamento au pair dove dettaglia molto bene la sua ricerca di una nuova famiglia. Le concedo due o tre giorni per trovare i suoi nuovi, fortunatissimi host parents e vado a finire di preparare pranzo.<br />
All'arrivo dell'ispettor Emme un nuovo dubbio amletico scuote tutti i presenti. La quasi ex Numero Dieci va chiamata per pranzo? Ignorata? Bisognerà lasciarle qualcosa in frigo? Mandare Leli con un piattino caldo in camera sua?<br />
Fortunatamente ci pensa lei a toglierci dall'imbarazzo: scende con i suoi due bei valigioni e chiede che le venga immediatamente chiamato un taxi per raggiungere l'aeroporto. La accontentiamo prontamente, dopo mezz'ora la vediamo partire e possiamo scrivere la parola fine a questa breve ma intensa avventura.<br />
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-85657901961215258932014-08-17T17:28:00.000+02:002014-08-18T01:21:54.889+02:00Lettura in francese.Questa estate il Vic si è cimentato, per la prima volta, con la lettura in francese.<br />
Io sono sempre stata dell'opinione che il meccanismo della letto scrittura vada prima appreso e consolidato in lingua madre e poi esteso ad altri codici comunicativi.<br />
Il motivo è facilmente intuibile, la ricchezza del lessico e la perfetta conoscenza dei suoni, sono di enorme aiuto per il bambino per il riconoscimento dei fonemi prima e delle parole poi. L'italiano poi ha anche il vantaggio della trasparenza e quindi della facile memorizzazione dei gruppi sillabici.<br />
Voglio qui togliere ogni dubbio, i miei figli non sono bilingue, men che mai trilingue e mai potranno diventarlo. Hanno ormai una buona conoscenza delle due lingue praticate e un'ottima comprensione ma niente a che vedere con la padronanza della lingua madre che è, e sempre sarà, l'italiano.<br />
Una lingua non è solo vocabolario ma anche veicolo di emozioni e substrato culturale, cose che non possono essere mediate solo da un'au pair, per quanto valida.<br />
In virtù di queste considerazioni ho aspettato che il Vic leggesse in modo fluido in italiano prima di proporre l'approccio con il francese e abbiamo quindi iniziato questa estate.<br />
Anche in francese si inizia con le sillabe ma bisogna conoscere le regole di fonetica.<br />
Mi sono allora procurata un libro di esercizi sulle sillabe: "Mon grand cahier des syllabes" Edizioni Beaumont. Si tratta di un classico eserciziario dove i diversi fonemi sono inseriti in parole e brevi frasi. Il bambino deve riconoscere, leggere e ricopiare. Il lavoro è indubbiamente noioso ma essenziale per una buona acquisizione delle regole di pronuncia.<br />
Il Vic ha iniziato il libro con la Numero Nove e lo sta finendo di completare ora.<br />
Eccolo, ripreso nell'adempimento dei suoi compiti, con l'allegria dello schiavo alla galera.<br />
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-HLLoOubpyC4/U_C6SPayYEI/AAAAAAAABnU/4jzNvVEKRYI/s1600/20140811_165515.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-HLLoOubpyC4/U_C6SPayYEI/AAAAAAAABnU/4jzNvVEKRYI/s1600/20140811_165515.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
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Altro mito da sfatare, l'apprendimento non può essere solo facile, piacevole e spontaneo. Per avere risultati ci vuole molta applicazione. Inspiration and perspiration insomma. </div>
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Me ne sto accorgendo appieno con il mio granitico secondogenito, molto meno propenso della sorella ad accollarsi compiti aggiuntivi oltre a quelli istituzionali delle vacanze.</div>
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So che un giorno me la farà pagare, probabilmente abbandonandomi in un qualche ospizio di una landa inospitale e, soprattutto, di lingua a me sconosciuta.</div>
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Per consolidare le acquisizioni, senza tormentare ulteriormente la progenie, in occasione del compleanno del Vic, oltre alla tonnellata di playmobil d'ordinanza, abbiamo anche comperato un gioco didattico con cui dovremmo allietare le lunghe e assolate ore oziose.</div>
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Dico dovremmo perché il biondino, solo a vedere la scatola, va in deliquio. Meno male che ci sono i suoi fratelli che lo sfruttano.</div>
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<a href="http://2.bp.blogspot.com/-f1h-Cdzbwvc/U_DJKYZ8EnI/AAAAAAAABns/mfBdm06x4Xg/s1600/20140807_232650.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-f1h-Cdzbwvc/U_DJKYZ8EnI/AAAAAAAABns/mfBdm06x4Xg/s1600/20140807_232650.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
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I miei figli chiaramente rifuggono la versione tradizionale del gioco in cui si estraggono ordinatamente le tesserine per cercare, con calma e pazienza, i giusti abbinamenti. Ecco, loro prediligono un approccio un tantinello più dinamico.</div>
In estrema sintesi rovesciano il tutto sul tavolo,urlano a gran voce i nomi e si contendono i pezzi a mazzate. Va detto però che si insultano in francese.<br />
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<a href="http://1.bp.blogspot.com/-GtFqOyYwk88/U_DRdYjex2I/AAAAAAAABoc/7FUN3vmyEEU/s1600/20140817_173756.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-GtFqOyYwk88/U_DRdYjex2I/AAAAAAAABoc/7FUN3vmyEEU/s1600/20140817_173756.jpg" height="300" width="400" /></a></div>
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Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-60753919540299099162014-08-08T00:51:00.000+02:002014-08-08T01:16:48.302+02:00Sei agosto.Ieri abbiamo festeggiato il compleanno del Vic.<br />
Anche quest'anno non ho mancato di rallegrarmi per la lunga serie di congiunture che hanno permesso che avessi non uno ma due figli di agosto.<br />
Nessuno stress, pochi preparativi.<br />
Manco mi sono sforzata di elaborare una qualche attività ludico-ricreativa, i nostri amici milanesi hanno proposto un pic nic notturno sulla spiaggia e la Gamelli family ha entusiasticamente aderito. Ecco, a ben guardare, nessun rinfresco, ciascheduno si è portato la sua spettanza di sandwich.<br />
Però la torta l'abbiamo comprata eh ( addirittura due) e l'abbiamo pure corredata con una bella candelina a forma di sette.<br />
I bambini si sono animati da soli, hanno fatto un bagno notturno, svariate partite a...boh, qualcosa con la palla, innumerevoli sessioni di ruote e capovolte e, per finire, hanno ricreato un vulcano (bruciandoci dentro tutti i tovagliolini usati per la cena).<br />
Insomma, un compleanno economico e con pochi scarti.<br />
La spiaggia era affollatissima, condividevamo l'arenile con due famiglie francesi e con un'imprecisata quantità di ragazzini di una colonia.<br />
Qui mi tocca segnalare quanto siano più easy i francesi, rispetto a noi, su tutte le norme di sicurezza.<br />
Antefatto, i giovincelli erano una quarantina, apparentemente dagli otto ai dodici anni, ed erano affidati alle amorevoli cure di ben due animatori (il cui diciottesimo compleanno non si perdeva certo nella notte dei tempi).<br />
L'allegra combriccola è stata satollata ad uova sode già sgusciate, pescate da un enorme sacchettone trasparente. Tocco igienico, ogni fanciullo pinzava la sua dopo un'oretta di giochi forsennati sulla sabbia e senza minimamente porsi il problema di un eventuale lavaggio di mani.<br />
Alla fine del lauto pasto gli animatori hanno realizzato un recinto con delle corde in acqua e hanno dato il via a una bizzarra attività che pareva veramente avere come unico scopo l'eliminazione fisica dei soggetti in carico.<br />
I quaranta infelici, schierati in dieci metri scarsi in doppia fila, al via degli accompagnatori, dovevano lanciarsi in acqua e raggiungere, parte a nuoto, parte correndo, la cima del recinto. I bimbi più piccoli venivano sistematicamente travolti tra le urla di giubilo dei grandi e le risatine sadiche degli animatori.<br />
Ho subito pensato ai miei trascorsi di educatrice, quando ogni attività doveva essere minuziosamente studiata, organizzata, inserita in un contesto per essere comunque sempre oggetto di critiche da parte di almeno un genitori e mi immaginavo un bel bagnetto notturno alla baraonda (senza asciugamani in vista tra l'altro.)<br />
A mezzanotte siamo venuti via mentre il gioco era ancora nel suo pieno svolgimento, per cui ignoro i tassi di sopravvivenza.Il Vic comunque si è divertito molto e ha detto che era il compleanno più bello della sua vita (quasi quasi il prossimo anno lo iscrivo a un bel campo estivo en français).<br />
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-VkiJh06-Iac/U-QIuQAyyTI/AAAAAAAABmc/Ks1bK0eQHGc/s1600/20140808_010007.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-VkiJh06-Iac/U-QIuQAyyTI/AAAAAAAABmc/Ks1bK0eQHGc/s1600/20140808_010007.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
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<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-11185318937613092322014-07-30T01:09:00.002+02:002015-04-07T00:11:22.032+02:00Ireland. Il 13 giugno 2014 (giorno del nostro decimo anniversario di matrimonio)Leli e il Pan sono dunque partiti alla volta di Dublino.<br />
Appena arrivati sono subito stati coinvolti in un giro di feste di compleanno (gli irlandesi sono noti per l'estensione delle famiglie, ho sentito per anni la Bri lamentarsi per essere cresciuta in una minuscola famiglia, solo due fratelli).<br />
Pure il Pan, l'uomo meno incline alla convivialità dell'Universo, ha dovuto ammettere che gli irlandesi sono molto simpatici e ha disperatamente cercato di accaparrarsi qualche giovane elemento come futuro au pair ma ha fallito miseramente.<br />
La ex bimbastra si è subito ambientata molto bene, già in serata scherzava e cantava con la sua nuova sister. Con Bri invece non si sbilanciava molto e rispondeva solo "Yes", "No", "I don't mind".<br />
La sera successiva tutti in casa per il debutto dell'Italia ai mondiali e CLAMOROSO! Il Pan ha l'impressione che in famiglia si tifi Inghilterra.<br />
Ohibò, avrà sbagliato casa? Paese? In passato ho visto la Bri tifare financo Arabia Saudita piuttosto che i vicini isolani, sarebbe una roba così contro natura, da non credere,tipo vedere un tifoso del Torino che si rallegra per uno scudetto dell'altra squadra (giusto per chiarire l'entità della cosa).<br />
Vengo subito rassicurata dalla Bri che, a domanda diretta, mi posta su Facebook un subitaneo e chiarificatore "Are you mad?"<br />
Ok, gli irlandesi sono ancora quelli di una volta.<br />
Il Pan è poi ripartito il 15 per lasciare che la preadolescente si immergesse appieno nell'irish life.<br />
Avevamo concordato che la bimbastra frequentasse la scuola, nella stessa classe di Ellie.<br />
La St Mary National school di Garristown ha accolto quindi, con nessuna storia e pochissima burocrazia, Leli per due settimane.<br />
La semplicità della cosa mi ha veramente impressionato (positivamente, ovvio). È bastato compilare un'agile scheda di presentazione e..stop! In Italia avrei dovuto vergare con il sangue qualche centinaio di suppliche in carta bollata (beninteso in triplice copia).<br />
Lascio ora la parola a Leli per la descrizione del vissuto scolastico (come vedrete la rampolla ha ereditato le doti di sintesi di mammà.)<br />
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<i>"Il primo giorno siamo andati in una sala dove era radunata tutta la scuola. Il direttore mi ha presentata a insegnanti e allievi e mi ha detto che sarei andata nella third class.</i><br />
<i>IIl mio maestro era molto simpatico, sportivo e con la cresta. Aveva venti-trent'anni. Indossava jeans a vita bassa e magliette. Mi pare che in Italia non ci siano maestri così giovani, i miei insegnanti sono sempre stati vecchiotti (so che il corpo docenti di mia figlia in questo momento ringrazia al completo, ma non posso zittire la bocca dell'innocenza).</i><br />
<i>Andavamo a scuola dal lunedì al venerdì dalle 9.00 alle 15.00.</i><br />
<i>Ci alzavamo alle 8.00 per prepararci e fare colazione. </i><br />
<i>Per la scuola dovevamo indossare la divisa: pantaloni blu, polo azzurra e felpa blu con lo stemma della scuola. La mia divisa era di Rachel, una delle tante nipoti di Bri.</i><br />
<i>In classe facevamo lezione fino alle 11.00, poi c'era l'intervallo dove mangiavamo il pranzo in scatola. Io ero molto stupita che non ci fosse la mensa.</i><br />
<i>Avevamo venti minuti per consumare metà pranzo, poi riprendevano le lezioni e dovevamo finire i nostri lavori. Dalle 12.00 alla 1.00 avevamo un intervallo più lungo dove finivamo il pranzo e andavamo fuori a giocare.</i><br />
<i>Dopo l'intervallo facevamo sport:tennis, ginnastica, giochi con la palla. Mi piacerebbe se anche da noi ci fosse ginnastica tutti i giorni.</i><br />
<i>Dopo avevamo ancora un'ora di lezione e poi a casa.</i><br />
<i>In Irlanda danno pochi compiti durante la settimana e nessuno nei week end e nelle vacanze. Anche questa è un'abitudine che mi piacerebbe trovare in Italia. </i><br />
<i>A casa giocavo tutto il pomeriggio con le mie amiche e i loro cugini.</i><br />
<i>Questa esperienza mi è piaciuta molto, ho incontrato un sacco di gente gentile e simpatica e ho imparato a fare i loom bands. </i><br />
<i>Il prossimo anno vorrei tornarci e vorrei che Ellie venisse a trovarmi per l'estate."</i>Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-50894313964727713802014-07-08T22:25:00.000+02:002014-07-08T23:00:44.540+02:00Brasile-GermaniaIl trittico e l'au pair sono spaparanzati sul divano impegnati nella visione della partita. La Numero Nove li ha convinti dell'opportunità di tifare per la squadra sudamericana, dato che una francese non potrà mai tenere per l'Allemagne.<br />
Al momento i due grandi hanno aderito all'invito e urlano Brazil, Brazil di giallo vestiti.<br />
Si segnala invece una piccola deviazione da parte degli strati più giovani della popolazione.<br />
JF saltella garrulo per la stanza scandendo "ROMAGNA, ROMAGNA!"<br />
Bisogna dire che il tifo del nanetto è assai efficace. ..Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-74106831938506302752014-07-06T17:03:00.000+02:002014-08-04T18:25:41.991+02:00Paella alla dublinese<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://4.bp.blogspot.com/-LwVhv5YayKQ/U7CVkP6a2qI/AAAAAAAABe8/el8o9FIMwts/s1600/20140629_152444.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-LwVhv5YayKQ/U7CVkP6a2qI/AAAAAAAABe8/el8o9FIMwts/s1600/20140629_152444.jpg" height="240" width="320" /></a></div>
Oggi vi parlo di un'altra amica adolescenziale, Bri.<br />
Bri è un'irlandese purosangue e vive giustappunto in Irlanda.<br />
Approdò a casa mia in un piovoso pomeriggio di ben ventisei anni fa (brrrr),sospinta da giri familiari vari. Inizialmente doveva fermarsi a cena, poi per la notte, poi portò il pianoforte...insomma fu nostra graditissima ospite per tutto l'anno scolastico, poi per l'estate successiva (quella di Italia 90) e in seguito per corsi e ricorsi vari.<br />
Per un certo periodo si fidanzò pure con Giacomo Gemelli, mio grande amore liceale, per dire la sintonia...<br />
Io ero una figlia unica iraconda e malmostosa e la Bri fu veramente un faro nel mio ingarbugliamento esistenziale. Probabilmente quanto di più simile a una sorella io abbia mai avuto.<br />
Va da sé che una simile amicizia non può in alcun modo estinguersi. Ho plurime volte perso i suoi contatti (specie nei tristi periodi ante facebook), ma sono sempre riuscita a recuperare. Ricordo ancora l'interminabile telefonata a un gentilissimo centralinista che prese in esame tutti gli O'Connor di Dublino (e non erano pochi) per permettermi di ritrovare il suo numero.<br />
Ora l'elettronica ci viene incontro e riusciamo a sentirci almeno settimanalmente e in effetti ho molti più rapporti con lei che con la mia vicina di casa.<br />
La lontananza (e la cronica mancanza di pecunia da ambo le parti) ci ha però, in questi anni, impedito una frequentazione dal vivo. Il nostro ultimo incontro risaliva al tredici giugno 2004 (non ho bisogno di spiegare allo zoccolo duro dei miei lettori l'evento associato a tale data).<br />
Dico "risaliva" non a caso.<br />
La Bri è, proprio come me, felice mamma di un tryptich. Lei però ha saggiamente schivato il cromosoma y per cui ha tre deliziose young girls (una di nove anni e due gemelle di sette).<br />
Laprof quindi si è chiesta perché non rinverdire i fasti passati offrendo al contempo nuove opportunità linguistiche alla figliolanza o almeno a parte di essa.<br />
Detto fatto abbiamo impacchettato Leli e bagagli e spedito il tutto in Irlanda.<br />
La preadolescente è stata accompagnata all'andata dal Pan e ripresa due settimane dopo dalla sottoscritta.<br />
Per dovere di cronaca devo segnalare un piccolissimo intoppo verificatosi nell'impeccabile macchina organizzativa Gamelli.<br />
Laprof è riuscita a perdere la sua carta di identità (unico documento posseduto) nei circa quindici metri che intercorrono tra il gabbiotto del controllo passaporti e il duty free di Milano Malpensa.<br />
La Paella nella foto rappresenta l'ultimo atto di un soggiorno meraviglioso e estremamente proficuo per Leli.<br />
In un prossimo post descriverò nel dettaglio le sue attività.<br />
L'esperienza con le au pair volge ormai al termine, per ragioni logistiche e pecuniarie e mi sa che il prossimo anno sarà l'ultimo e credo che questo sarà il naturale prosequio del percorso anglofono.<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-32915547801374923242014-06-20T18:08:00.001+02:002014-06-20T18:08:19.422+02:00Nazionalismo spintoIl mio diletto ultimogenito è indubbiamente un italo francese. Ci sono prove documentali<br />
E' appena transitato gridando: "Allez l' Italie! La France <strong><em>nella </em></strong>poubelle!"<br />
Insomma, noi siamo pronti!<br />
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<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://1.bp.blogspot.com/-FXqc9nvabac/U6RcJbdm_4I/AAAAAAAABdY/Wt5nR7WLut0/s1600/Giovanni+Italia.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://1.bp.blogspot.com/-FXqc9nvabac/U6RcJbdm_4I/AAAAAAAABdY/Wt5nR7WLut0/s1600/Giovanni+Italia.jpg" height="320" width="240" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-86935364172577867242014-06-15T00:20:00.001+02:002014-06-17T19:14:58.419+02:0010 anni...Con queste laconiche parole, postate sul suo profilo, il Pan ha ricordato a tutti gli amici di facebook che ieri era il nostro anniversario di matrimonio (il decimo appunto).<br />
Il Pan come è noto non è un tipo molto discorsivo e non sopporta orpelli e parole inutili.<br />
<a href="http://www.unaprofcheblogga.blogspot.it/search/label/anniversario.">Qui</a> infatti potete trovare il resoconto della proposta di matrimonio più romantica di tutti i tempi.<br />
Sono stati dieci anni molto intensi.<br />
Se penso in effetti a tutto ciò che abbiamo costruito insieme mi viene una vertigine.<br />
In questi spericolati due lustri abbiamo messo insieme: due figli (ci eravamo messi avanti con il lavoro e una ce l'avevamo già), un mutuo ventennale, una scuola di specializzazione biennale (e mi sa che in futuro ci toccherà pure il PAS), otto au pair, un cane bassotto, due gatti (ahimè tutti e due scomparsi), svariati piccoli animali.<br />
Abbiamo finora totalizzato sette anni di scuola d'infanzia, sei di scuola elementare e uno di scuola media, assistito alla stesura di migliaia di compiti, accartocciato qualche container di fogli, comprato quintalate di Frixion (tutte le maestre indifferentemente hanno un' insana passione per queste economicissime penne).<br />
Sono sicura che, con il chilometraggio effettuato per accompagnare i figli alle varie attività, abbiamo tranquillamente coperto la distanza terra - luna e, calcolando l'investimento in latte, Nesquick, tri e bicicli, dinosaurume vario, Barbie, zaini, quadernoni con ogni tipo di quadrettatura, Nintendo, tablet, pomodorini ciliegia, cibo per cani, gatti, criceti e porcellini d'India, questo viaggio avremmo pure potuto pagarcelo.<br />
So che, a questo punto, vi aspettate che io scriva qualcosa di estremamente toccante e sentimentale dove descrivo, con accenti lirici, le sue innumerevoli qualità, asserisco che mai avrei potuto trovare compagno migliore, che sono ancora felicissima di condividere con lui stipendi, figliolanze, rate del mutuo e intemperanze delle au pair.<br />
Ecco, devo dire che, per il mio matrimonio, mi sono sempre ispirata alle sagge parole di Franca Pilla Ciampi.<br />
<br />
<span style="font-family: Arial;">"Ho avuto buon occhio nello scegliermi il marito. Lo dico sempre alle mie nipotine: occorre avere buon occhio, altrimenti sono zaini che ti devi trascinare tu per tutta la vita". </span><br />
<span style="font-family: Arial;"></span><br />
<span style="font-family: Arial;">Mi sento di affermare che, fortunatamente, pure io ho scampato lo zaino. </span><br />
<span style="font-family: Arial;">Direi che un trolley me lo sono aggiudicato...</span><br />
<span style="font-family: Arial;"></span><br />
<span style="font-family: Arial;"></span><br />
<span style="font-family: Arial;"></span><br />
<br />
<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-39813564280492305552014-06-04T20:56:00.001+02:002014-06-15T16:03:40.660+02:00Quattro giugno.Anche quest'anno è arrivato il compleanno della bimbastra, giornata che non manca mai di emozionarmi.<br />
Vedendo la nostra tosta, trucida preadolescente non posso fare a meno di pensare da dove siamo partiti.<br />
Il quattro giugno di dodici anni fa è stato il giorno più brutto della mia vita, le speranze parevano minime, ero in rianimazione e il Pan correva per i reparti come una trottola impazzita (e peraltro nessuno gli diceva niente).'<br />
Io potei vedere la mia baby piuma (665 grammi) per soli trenta secondi dopo la nascita, mentre la portavano verso la terapia intensiva.<br />
Il secondo incontro quasi una settimana dopo, allo straordinario peso di 530 grammi (non proprio un record ma insomma...)<br />
Non avrei mai potuto immaginare il vortice di felicità in cui saremmo stati catapultati a distanza di anni (e manco che avrei dovuto tenerla a dieta!)<br />
Tanti auguri mia giovane donna!<br />
<br />
<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-Eav3YM9y_SM/U49rnin4Y0I/AAAAAAAABb0/4zOCXnEdwEU/s1600/doonesbury.gif" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-Eav3YM9y_SM/U49rnin4Y0I/AAAAAAAABb0/4zOCXnEdwEU/s1600/doonesbury.gif" height="211" width="640" /></a></div>
Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-28921357939307786632014-06-03T01:50:00.001+02:002014-06-03T11:19:59.432+02:00Restauri.Laprof, quando non seleziona au pair, ha un altro gradevolissimo modo di passare il tempo on line.<br />
Ella infatti è iscritta a tutti i vari siti di deal (tutti tutti, pure nella versione francese) e, a periodi alterni e con alterne fortune spesso si lascia tentare e usufruisce delle loro mirabilanti offerte.<br />
Alla perversione dei ristoratori che entrano nel gorgo Groupon, Groupalia et similia sono stati già dedicati fiumi di byte e ritengo quindi inutile aggiungere le mie considerazioni in merito.<br />
Vorrei invece scandagliare la psicologia degli operatori estetici che decidono, per motivi a me assolutamente ignoti, di offrire i loro servizi a un prezzo francamente irrisorio e, generalmente, sotto forma di mini abbonamento.<br />
Esempio tipico: cinque cerette a venti euro.<br />
L'incauto acquirente acquista giulivo il coupon per poi scoprire alternativamente che: le cinque cerette vanno fatte TUTTE entro un mese dall'acquisto del tagliando (cosa interessante per la signora Pastrana ma non molto per l'ipertricotica media), o che non hanno un buco disponibile prima di gennaio e che, in ogni caso, non tutte le parti del corpo sono comprese nell'offerta.<br />
Ovviamente, a modicissimo prezzo, sarà possibile completare il trattamento.<br />
Laprof però, non si lascia scoraggiare facilmente, per cui spesso (specie in primavera) acquista coupon per puntellare la sua traballante autostima.<br />
Con questo spirito ho dunque prenotato numero sei pressoterapie.<br />
Il trattamento, vista la mia situazione di...ehm diversamente magra, mi pareva utile, il centro estetico era vicino (Orbassano), il prezzo era basso ma non infimo (cosa che in genere segnala una fregatura sicura).<br />
Effettuato quindi il mio bravo versamento su paypal e prenotato il mio trattamento, mi reco tutta giuliva presso il centro.<br />
Qui vengo accolta da una specie di arpia a forma di donna che, dopo avermi considerata con palese disgusto, mi informa che probabilmente non potrò usufruire della pressoterapia perché ha seri dubbi che i gambali possano accogliere la mia, a suo parere , mole smisurata.<br />
Come ormai sapete, Laprof ha un carattere estremamente malleabile ed accomodante per cui pretende, seduta stante, di fare una prova.<br />
La portata dell'apparecchio risulta essere di 130 kg (avete la mia parola d'onore che sono moooolto al di sotto di tale stazza) e in effetti salgo sul lettino, infilo i gambali senza problema alcuno e pure la megera, dopo svariati tentativi, è costretta ad ammettere, molto a malincuore, che l'attrezzatura si chiude perfettamente ed è quindi possibile procedere con il trattamento.<br />
Ormai si è fatto tardi però, le altre prenotazioni incalzano, per cui vengo rimandata alla settimana seguente.<br />
Il giorno prefissato arrivo dunque puntualissima (so per esperienza che per un couponista un ritardo è un peccato mortale che equivale alla maledizione senza perdono di potteriana memoria), indosso la mia comoda tutina plasticosa (vendutami per la modica somma di 5 euro) ed attendo fiduciosa la mia nuova amica.<br />
Questi arriva, mi squadra e sorride malignamente<br />
"Lei ha le vene varicose!"<br />
"Veramente no, faccio ecodoppler tutti gli anni"<br />
La tizia insiste e non sente ragione, secondo lei fare una pressoterapia nelle mie condizioni equivale a una sicura condanna a morte.<br />
Indovinate un po'? Non faccio il trattamento.<br />
L'integerrima professionista però mi comunica la sua ferma volontà di venirmi incontro. Qualora il mio angiologo confermasse la mia versione dei fatti e non manifestasse contrarietà in proposito io potrei finalmente utilizzare il perigliosissimo macchinario.<br />
Mi precipito quindi a telefonare al medico che, ovviamente, mi tratta come una demente iperansiosa e mi dice, con voce annoiatissima e tono condiscendente, che posso fare tutte le pressoterapie che voglio essendo tra l'altro una precisa indicazione del trattamento proprio l'insufficienza venosa.<br />
Telefono quindi all'estetista, la metto a parte delle indicazioni del medico ed ottengo un altro appuntamento per il venerdì seguente.<br />
Il giorno x abbandono quindi figli ed au pair al loro destino per portarmi in loco con giusto anticipo.<br />
La tizia, sull'orlo della crisi di nervi non mi fa manco entrare nel locale.<br />
Mi grida scompostamente che l'attività è sua, si è fatta un mazzo tanto ad avviarla ed io ora voglio rovinarla morendo proditoriamente sul suo lettino. Può venirmi un embolo, un'ischemia, un blocco renale e uno cardiaco. Posso financo cadere fratturandomi tibia e perone e poi attribuendo a lei, povera disgraziata, la mia successiva mancata guarigione. <br />
Ormai ululando mi informa che queste non sono, come potrei credere, illazioni, ma ben documentate verità, frutto di un suo consulto telefonico serale con un'amica medico.<br />
Le chiedo come mai questo tragico quadro non si fosse delineato prima della mia telefonata e lei risponde che in alcun modo può accollarsi il rischio di farmi indossare i dannati gambali in assenza di un certificato medico scritto che specifichi, oltre che il mio stato di salute, anche pressione dell'apparecchio e tempi di applicazione.<br />
Sinceramente mi vergogno a telefonare nuovamente all'angiologo e, ancor di più a richiedergli un certificato scritto.<br />
In questi casi la mia salvezza è fortunatamente ben riposta nella persona del mio mitico amico adolescenziale Ildoc.<br />
Lo contatto su Facebook, gli spiego la situazione e ne ottengo in cambio un meraviglioso certificato di buona salute dove si specifica che posso fare impunemente pressoterapia. <br />
Ildoc si mostra pure risoluto ad eventuali interazioni telefoniche o internettiane qualora vi fossero ancora problemi e rimostranze.<br />
Piccolissimo neo: Ildoc lavora presso un'associazione che si occupa di cure palliative per persone affette da malattie cronico-degenerative, speriamo che la strega non guardi il timbro o mi propone un'eutanasia immediata.<br />
Carissime estetiste, ma non vi converrebbe vendere meno coupon?<br />
<br />
P.S Ho appena telefonato al centro estetico, ho letto il certificato de Ildoc e mi sono guadagnata un altro appuntamento per domani.<br />
Chissà, chissà...<br />
Ehm lo ammetto, ho la fortissima tentazione, durante l'ipotetica ultima sessione, di mettere a frutto le mie doti istrioniche e di simulare una crisi convulsiva nella cabina...<br />
<br />
<br />Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-26083417820271354822014-06-02T00:26:00.001+02:002014-06-04T00:17:20.611+02:00Tempo libero.Cosa fa una host mum nel suo tempo libero?<br />
Si incontra con altre host mum ovviamente!<br />
Su Facebook è nato, ormai da mesi, un bel gruppo compatto di famiglie che ospitano ragazze alla pari e Torino è egregiamente rappresentata.<br />
La scorsa settimana abbiamo quindi deciso, famiglie veterane e new entry, di trovarci con i bambini per trascorrere il pomeriggio insieme. La nostra instancabile e iperorganizzata Raffaella ha avuto un'idea molto carina ed ha prenotato per i bimbastri un laboratorio artistico al Museo Egizio. Unico piccolo problema; la nostra frequentazione è quasi esclusivamente virtuale e spesso non nominiamo i nostri figli o li identifichiamo con un nomignolo. La prenotazione quindi era molto fantasiosa, con riferimenti anagrafici nebulosi (JF ad esempio è diventato JJ, molto Dallas anni '80) . Gli host children si sono subito affiatati alla perfezione, hanno seguito l'animatrice senza un plissè e si sono divertiti come matti. Le mamme, il Pan e una au pair di risulta hanno trascinato le loro stanche membra a un caffè all'aperto e hanno gioiosamente oziato, privi di pensieri e di figli per due orette.<br />
Alla fine della <strike>ricreazione</strike> attività abbiamo ricomposto i vari nuclei familiari e ci siamo diretti verso i giadinetti. Qui eravamo attesi dalle baby host mum ( baby perché alle prime esperienze e per l'età dei loro pargoli).<br />
Abbiamo chiaramente sottolineato la grande valenza culturale e didattica dell'avventura au pair e forse, dico forse, abbiamo anche raccontato qualche piccolo vissuto negativo.<br />
Insomma abbiamo generato il panico nelle nostre giovani seguaci che ora temono defezioni, lagne e comportamenti inappropriati e si fanno film su biglietti annullati, feste sfrenate, fidanzati maneschi, perdita di chiavi, furto con scasso...<br />
Sususu, vedrete, carissime discepole, che andrà tutto per il meglio.<br />
La giornata è stata poi allietata da ben due nuotate fuori programma, nella locale fontana. Ambedue i piccoli tuffatori erano terzogeniti (e uno, ahimè, faceva Gamelli di cognome)Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-8304871773711580807.post-59447990593573501332014-05-09T20:54:00.001+02:002014-05-09T20:54:44.284+02:00E alla sera...<div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<br /></div>
Favole per tutti!
Il momento serale è probabilmente, in casa Gamelli, uno dei più critici.
Tipicamente los tres compatti mettono in atto ogni tipo di strategia per rimandare il fatidico e attesissimo (dalla stremata coppia genitoriale) momento dell'addormentamento.
Niente ci viene risparmiato:lagne, urli, tentativi di soppressione, ingiurie, richieste di biberon, panini al salame, spaghettate, ricerche convulse di libri, relazioni, merende, compassi, colla, urla belluine, crisi di nervi per fatali dimenticanze di compiti e/o materiale scolastico...
Insomma, questo è il momento in cui penso con vivo rimpianto alla mia grigia vita da single ( e in cui probabilmente il Pan programma i suoi iimprescindibili viaggi di lavoro e le au pair sognano di diventare le badanti divecchietti già allettati...)
Cosa fare dunque per sedare le risse e riportare la pace e il decoro in cameretta?
Niente di meglio che la lettura di una bella favola, rivista in chiave digitale e multilingue.
Ogni sera infatti Laprof entra con passo felpato negli alloggiamenti dei suoi adorati cherubini e (no, non legge con voce flautata) inserisce un CD nello stereo.
La mamma sfati DOC si riconosce dai dettagli...Al momento la scelta si riduce a due opzioni:
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<a href="http://4.bp.blogspot.com/-nCYk_CRtniE/U0z7oBsCeeI/AAAAAAAABQs/UVNlgQmSK4g/s1600/20140415_110234.jpg" imageanchor="1"><img border="0" src="http://4.bp.blogspot.com/-nCYk_CRtniE/U0z7oBsCeeI/AAAAAAAABQs/UVNlgQmSK4g/s320/20140415_110234.jpg" /></a><a href="http://1.bp.blogspot.com/-r2zlCIWztPU/U0z7oJYMFpI/AAAAAAAABQs/BVfYdCQbR0Y/s1600/20140415_110222.jpg" imageanchor="1"><img a="" anatroccolo="" assiste="" border="0" bp.blogspot.com="" bruttolo="" cattivissima="" coraggio="" dei="" e="" ehm="" fydcqbr0y="" il="" jpg="" la="" lista="" magari="" matrigna="" mi="" quelle="" r2zlciwztpu="" rimpinguer="" s320="" s="" se="" sostenenti="" src="h
e gia si assistono a liti furibonde tra le fazioni pro " titoli...="" z7ojymfpi="" /></a><br />
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<img height="96" src="https://2.bp.blogspot.com/-OY_dBHDsePI/U20jtKZDaFI/AAAAAAAABXY/Jfw2nkbnfuU/s1600/20140415_110222.jpg" style="left: 366px; opacity: 0.3; position: absolute; top: 721px;" width="72" /><div class="separator" style="clear: both; text-align: center;">
<a href="http://2.bp.blogspot.com/-OY_dBHDsePI/U20jtKZDaFI/AAAAAAAABXY/Jfw2nkbnfuU/s1600/20140415_110222.jpg" imageanchor="1" style="margin-left: 1em; margin-right: 1em;"><img border="0" src="http://2.bp.blogspot.com/-OY_dBHDsePI/U20jtKZDaFI/AAAAAAAABXY/Jfw2nkbnfuU/s1600/20140415_110222.jpg" height="400" style="cursor: move;" unselectable="on" width="300" /></a></div>
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</div>
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Vedremo se ampliare il parco titoli in seguito.</div>
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L'organizzazione familiare sta andando inderogabilmente a rotoli.<br />
Pressata da mille millanta impegni, adempimenti, attività, visite, lezioni comincio a perdere colpi in maniera esponenziale.<br />
Ieri ad esempio, il mio secondogenito è finalmente ritornato a scuola dopo una settimana di convalescenza.<br />
Già organizzarmi per sottoporlo alla visita del chirurgo, il giorno prima, era stato folle, tre figli, tre attività diverse a tre diversi capi della provincia (tra l'altro, ma che diavolo avevo in mente quando ho scelto le occupazioni per i bimbastri? Il prossimo anno danza e decoupage per tutti, gli unici corsi nelle immediate vicinanze della nostra abitazione).<br />
Già provata dallo sforzo organizzativo del giorno precedente ho stancamente raccattato libri e quaderni del biondino, ho fedelmente riposto tutto nel suo dinosauresco zaino aggiungendo una merendina (comperata, comperata!) e ho spedito il tutto a scuola con il Pan.<br />
Mentre stavo pregustando l'oretta di vacanza che mi spetta il mercoledì (entro alle dieci a scuola, caso unico) vengo raggiunta da una telefonata allarmata del Pan: "Ma tu sapevi che c'era la gita?"<br />
Arghhhhhhhhhhhhhhhhhhh, Oddio! Assolutamente no! l'avviso si sarà perso nel marasma di frutta marciulescente e sorpresine mutilate degli ovetti che permea la cartella del Vic.<br />
Il nostro secondogenito quindi è arrivato venti minuti in ritardo sull'orario dell'appuntamento, ha un pesante fardello pieno di libri invece dell'agile zainetto che esibiscono i compagni, non ha ricambi di nessun tipo, non è vestito a cipolla e soprattutto, ORRORE, non ha il fatidico pranzo al sacco.<br />
Il pranzo al sacco, già normalmente è un banco di prova che fa tremare le vene del polso a mamme molto meno basic della sottoscritta. <br />
"Io utilizzo solo pane di segale da me personalmente impastato. Guarda, è praticissimo, la sera prima unisci farina di segale, manitoba, malto, pasta madre e due cucchiai di olio extravergine di oliva spremuto a freddo di Fubbiano, lo lavori per un due orette poi lo fai riposare per la notte e al mattino è sufficiente alzarsi alle quattro e infornare..."<br />
"Ah io non capisco come si possa dare merendine confezionate, io autoproduco dei deliziosi muffin di carote, mandorle biologiche sgusciate al naturale e miele grezzo, Giangiacomo ne va pazzo..."<br />
"Pensa che ci sono mamme che non danno neanche un briciolo di frutta o verdura, cosa ci vuole ad incartare singolarmente una trentina di pomodorini pachino IGP? Se il bambino gradisce si possono anche proporre confit..."<br />
"Anche le fragole sono molto versatili, una volta che uno le lava, le asciuga ad una ad una, le affetta sottilmente, le condisce con un'idea di zucchero di canna integrale, biologico dell'Ecuador e le distribuisce in un contenitore a tenuta stagna cosa altro c'è da fare?"<br />
Ecco, insomma, già normalmente sono poco competitiva ma temo, questa volta, di aver stravinto il titolo di madre degenere dell'anno.<br />
Due minuti dopo vengo raggiunta dalla telefonata della mamma rappresentante (ovviamente mamma casalinga perfect, organizzatrice indefessa): "Ti sei mica dimenticata della gita? Desideri provvedere personalmente alla refezione di Vittorio, immagino? Sai, io non conosco i suoi gusti, eventualmente puoi raggiungere il pullman alla Mandria, stanno partendo proprio ora.."<br />
Arghhhhhhhhhhhhhh Mamma perfect rappresentante,so che tua figlia avrà qualcosa di preparato in casa, dall'altissimo valore nutritivo, pienamente calibrato sul suo fabbisogno calorico e avvolto con cura in un tovagliolo di candido lino ma abbi pietà di una povera genitrice sfati!"<br />
Alle dieci devo varcare la soglia della classe!<br />
Devo dire che la solidarietà femminile esiste.<br />
"...Oppure va bene se gli compro tre euro di pizza bianca e una bottiglietta di acqua naturale?"Anonymoushttp://www.blogger.com/profile/14865540885731752557noreply@blogger.com0