sabato 11 ottobre 2014

Lettura in inglese.

Il post sulla lettura in francese ha avuto un grande successo, direi dunque che è  ora di creare il suo omologo per l'inglese.
Come si insegna a leggere in inglese ai bambini?
La questione è  molto complessa.
L'inglese, a differenza dell'italiano, non è  una lingua trasparente per cui il processo di apprendimento della letto-scrittura è  profondamente diverso. Non si fa l'infinita serie di sillabazioni ad esempio (anche perchè  non sempre a un fonema corrisponde un suono univoco) ma neppure si può  ipotizzare di partire con un metodo globale dove vengono presentate al bambino brevi frasi.
Non a caso la maggioranza dei corsi di inglese per bambini si fondano esclusivamente sulla modalità  orale (L'Helen Doron non fa eccezione)
Insomma ho subito compreso di non essere minimamente in grado, non solo  di definire un percorso idoneo all'apprendimento, ma neanche di aiutare e seguire il trittico una volta che tale processo si sia avviato (come faccio per il francese).
Delego quindi integralmente l'attività all'au pair.
Qui però  subentrano alcuni problemi
1) Non tutte le au pair hanno conoscenze didattiche.
2)Spesso non abbiamo l'au pair
3)Spessissimo il bittico (Vic in particolare)  fa ostruzionismo passivo (talora pure attivo).
Parlo di bittico non a caso, JF, stante la sua giovane età  non è  ancora coinvolto nelle lezioni dato che, come ho già  scritto, ritengo che l'avvio alla letto - scrittura debba avvenire nella lingua madre dei bambini.
Datosi che JF vive ancora nelle felici nebbie dell'ignoranza alfabetica non è  stato ancora indotto a fare la conoscenza con la fonetica inglese.
Il problema della lettura è  però  molto importante.
 In Francia ho avuto modo di osservare che il momento in cui la figliolanza ha veramente spiccato il volo nella conoscenza linguistica e soprattutto nell'ampliamento del lessico, è  stato proprio quando ha cominciato a leggere in autonomia. Gli stimoli a quel punto diventano infiniti: gli avvisi sulla spiaggia, i nomi dei prodotti nei supermercati, le insegne dei negozi,i menu ai ristoranti, i depliant informativi, le pubblicità, i fumetti...
Insomma che deve fare una disgraziata madre di famiglia a questo punto? Tra l'altro come sapete siamo in pieno punto due quindi il fardello grava unicamente sulle mie povere spalle (già  provate da una supplenza in Torino centro e dall'inizio del PAS).
Al momento essenzialmente mi avvalgo di un sito meraviglioso:
http://readingeggs.co.uk/
Vi invito veramente a provarlo, potete farlo gratuitamente per due settimane.
All'inizio si può  scegliere se far fare una sorta di "esame" al proprio bambino per valutare meglio le sue abilità o se iniziare da capo.
Nel nostro caso Leli ha fatto l'esamino e quindi ha completamente saltato la parte di presentazione delle singole lettere, mentre Vic ha iniziato da capo (una ripassatina comunque non gli fa male).
Il gioco era così accattivante che anche JF ha chiesto a gran voce, e ottenuto, di partecipare.
Ci sono diverse sezioni, molto interessante è  quella dei libri. Come tutte le mamme sanno, il capitolo di spesa dedicato ai libri è  impressionante e, oltretutto, si implementa di mese in mese. Qui invece si ha la possibilità  di visionare e ascoltare  dei libricini, con difficoltà e lessico adeguati al livello cui si è  arrivati. Alla fine viene anche proposto un piccolo test di comprensione.
Ogni volta che si legge un libro e si passa un test si ottiene una ricompensa in uova. Onestamente non ho presente a cosa porterà il possesso di questa enorme quantità  di uova ma al momento la cosa sta motivando il trittico a dismisura.
La sezione dedicata alla fonetica si articola in un percorso a tappe. Ogni suono corrisponde a una tappa. le attività  proposte sono molteplici e di crescente difficoltà  e, anche qui, uova a profusione.
Nella sezione matematica non sono ancora entrata, mi riservo di farlo nei prossimi giorni.
Ogni bambino ha il suo profilo ove si possono monitorare i progressi e l'età  indicativa di lettura raggiunta
Il costo è  abbastanza contenuto: 39 euro per un anno per il primo bambino e 19 per ogni successivo iscritto.







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