lunedì 8 dicembre 2014

Preparativi natalizi.


Il Natale si avvicina e in casa Gamelli fervono i preparativi.
Come da tradizione piemontese immemore l'otto dicembre è stato approntato l'albero di Natale.
Come da tradizione Gamelli l'operazione è stata preceduta da due orette abbondanti di urla belluine della coppia genitoriale che non ricordava chi e come avesse ritirato le due scatole di metallo contenenti il corredo natalizio. Quando alla fine le scatole sono state rinvenute i gamellini hanno cominciato ad addobbare con le loro manine cicciotte e lo sguardo incantato il nostro meraviglioso abete 100% plastica.
Come ogni genitore sa è questo un momento di grande commozione dove si cementano i legami familiari e si costruisce quel patrimonio di ricordi che scalderà i periodi critici e illuminerà i giorni bui.
Mentre il Pan ed io, finalmente riappacificati,  facevamo queste considerazioni fisssando grati e pensosi i nostri splendidi gioielli, il malcontento ha cominciato a serpeggiare tra le truppe.
Ha iniziato Leli: "Perché bisogna mettere queste orride palline di cars? Ci sono pochissime decorazioni da femmina, odio avere due fratelli maschi."
Il Vic ha subito rilanciato: "E perché il puntale lo deve mettere JF, solo perché è il più piccolo? Non è giusto, Letizia l'ha potuto mettere ben cinque anni, anzi sei perché non penso proprio di averlo messo io a quattro mesi, e poi quando avevo due anni è nato JF che ormai lo mette da quattro anni. Insomma, io ci ho perso!"
Arginate le rivendicazioni sindacali siamo finalmente riusciti a mettere insieme l'albero, abbiamo acceso le lucine e, la sottoscritta, circondata dal magico alone intermittente è andata a preparare la cena (ehm in realtà ha messo su l'acqua e ha intimato al Pan di buttarci qualcosa dentro e si è messa a studiare letterature comparate).
Pochi istanti dopo la soffusa armonia è stata rotta da un urlo del Vic: "Mammaaaaaaaa a JF sanguina la bocca ma io non gli ho fatto niente."
In effetti il povero terzogenito  aveva un rivoletto di sangue che gli colava dalle fauci e...una bella finestrella nell'arcata inferiore.
Come molti di voi rammentano sono due anni che il cinquenne deve essere sottoposto a periodiche (e costose) visite dentistiche in seguito alla morte dell'incisivo SUPERIORE (qui trovate il racconto).  Ecco, non poteva cadere quello? Esaminando poi il dentino, un altro choc: è piccolissimo ma ha una radice incredibilmente lunga (scopriremo poi che la radice viene frantumata dal dente nuovo in crescita, quindi probabilmente è una cosa normale).
I due nefandi soggetti vengono torchiati e la ricostruzione dei fatti che ne emerge è la seguente: il Vic, ancora indispettito per la questione puntale voleva a tutti i costi la coperta peruviana che funge da copridivano, JF, non disposto a transigere,  nel tentativo di trattenerla, l'ha afferrata con i denti e voilà...estrazione perfetta.
Il dentino ora giace nel nostro frigo, immerso nel latte per conservarlo  (non so bene in vista di cosa), e JF singhiozza a gran voce che così il topino non lo troverà mai.
Mi sa che la prima telefonata di auguri la farò al dentista.