lunedì 29 luglio 2013

Visita.


Oggi siamo ritornati  a casa perchè Leli aveva una visita auxologica.
Dopo sei mesi di terapia con ormone della crescita il bilancio è più che positivo, da gennaio ha preso 8,6 cm (97 percentile di velocità di crescita, mai visto un numerone simile!).
La bimbastra è pure, con suo  sommo giubilo, uscita dall'orrido terzo percentile di altezza, ora è vicino al decimo.
Purtroppo ci sono molti pregiudizi riguardo l'utilizzo dell'ormone della crescita ma, in base alla nostra esperienza, mi sento di consigliare ai genitori che si trovassero a dover affrontare una problematica di scarso accrescimento, di valutare con serenità ogni possibilità offerta.
Per Leli il disagio derivato dall'altezza è sempre stato fortissimo.
La mia bimba ha sempre avuto una sensibilità particolare e già a tre anni si vedeva differente dagli altri bambini e domandava spiegazioni in proposito.
Domani si ritorna a Saint Raphael e...ADDIRITTURA sole.
I Boys sono stati mollati ai suoceri che hanno graziosamente accosentito a tenerli fino a venerdì, data in cui inizieranno le ferie del Pan.
L'Ing provvederà al trasbordo dei pargoli in autonomia (eheheheh)

Au revoir.

Il 26 luglio abbiamo, con un po' di tristezza, salutato la Numero cinque.
L'esperienza è stata ottima e ho già p[rovato ad opzionarla per il prossimo anno.
Come ho già scritto l'inizio non è stato dei migliori, pareva timidissima e  restia ad interagire con il trittico, le dovevo espressamente indicare le attività da svolgere nei minimi dettagli e, appena finito, se ne tornava di filato nella sua camera.Avrei rinunciato alla sua presenza se non fosse stato che imbarcarmi in un viaggio di più di 400 km in balia del trittico mi dava i sudori freddi.
Ho dunque soprasseduto pensando che al massimo le avrei chiesto di partire da Saint Raphael.
Però...SORPRESA! Appena ha messo piede nel nostro minuscolo alloggetto al mare si è trasformata letteralmente. Forse si è sentita più parte della famiglia, non so spiegarmi un così repentino cambiamento.
E' proprio diventata un'altra persona; allegra, vivace, propositiva, paziente, piena di idee e sempre disposta a farsi tiranneggiare dal trittico (no dico, avrà  giocato all'elastico per un totale complessivo di 90 ore...).
Insomma  fortunatamente non sempre il buongiorno si vede dal mattino...

Routine.

Una delle routine che abbiamo instaurato con la Numero cinque è la seguente: appena seduti a tavola lei chiede""Que est ce que on mange?"e prosegue elencando i vari alimenti. I bimbastri a turno poi devono dire "Je mange...et je bois..." La Numero cinque poi riprendeva i verbi coniugandoli con le altre persone.
Può  sembrare una sciocchezza ma in questo modo è stato decisamente ampliato il bagaglio lessicale riferibile all'alimentazione, sono stati introdotti i partitivi e hanno potuto vedere due differenti coniugazioni verbali.

sabato 20 luglio 2013

Caduta.


Ieri bruttissima avventura per JF.

Dopo una serata al Quick (fast food francese) che ha già messo alla prova i fragili nervi della sottoscritta e della numero 6, finalmente riusciamo a caricare il recalcitrante trittico sull’auto e ad avviarci alla maison.

Appena entrati in casa il mio pacato ultimogenito comincia a saltare con vigore sul letto a castello. Lo sgrido e il piccolo delinquentello mi gratifica di un sorriso scioglimamme e molto giudiziosamente mi comunica la sua ferma intenzione di  andare a dormire “come un blavo bimbo” previa visita alla toilette. Mi giro pensando di aver generato una deliziosa creatura e sento un boato spaventoso.  Non mi è chiara la dinamica dei fatti ma JF giace a terra e ha la faccia piena di sangue.

Ha veramente preso una facciata spaventosa, ha un taglio bruttissimo sull’interno del labbro (e pare Rocky dopo l’incontro con il russo) e gli dondola un incisivo.

Commento del Vic: “ Ora sono definitivamente più bello io”.

Ahimè noi figli unici non sappiamo valutare appieno tutte le sfumature dell’amore fraterno…

In automobile


Per rinforzare l’apprendimento di una lingua in modo ludico ritengo che non ci sia niente di meglio che ascoltare canzoncine e filastrocche.

In inglese abbiamo parecchio materiale canoro perché, durante il periodo scolastico, il trittico segue un corso Helen Doron.  In francese invece non avevamo niente visto che, in mancanza di una didattica strutturata, il reperimento del materiale è lasciato all’estro materno.

Ho quindi deciso di colmare questa lacuna e, con nove euro e una visita al Carrefour, mi sono aggiudicata  Hits de kids 2013.  Les comptines, histoires e chansons enfantines préférés  des enfants.

La sezione delle canzoni è assai graziosa; vi sono dei grandi classici facilmente orecchiabili come “ Frere Jacques”, “Sur le pont d’Avignon”, “ Alouette”, “ Le bon roi Dagobert” che il trittico canta ormai con allegria e sicurezza.

 Non riesco però a comprendere il motivo per cui lo sciagurato autore della compilation abbia deciso di dedicare gli ultimi titoli alla celebrazione del Santo Natale.

Siamo in luglio, ci sono 40 gradi e la mia ostinata progenie, tipicamente al distributore di benzina dove sostiamo parecchio circondati dall’amabile popolazione locale, canta con grande trasporto: “ Il est ne le divin enfant” o direttamente “ Blanc Noel”. Ovviamente i commenti degli autoctoni si sprecano  (e mi duole dire che non sono mai lusinghieri ).

Sugli altri due CD si possono ascoltare racconti (LE THEME DE CONTES, LE PETIT POUCET, CENDRILLON OU LA PETITE PANTOUFLE, LE PETIT CHAPERON ROUGE, LE FEES) e brevi fiabe (LE CORBEAU ET LE RENARD, LA CIGALE ET LA FOURMI, LA LIEVRE ET LA TORTUE, LE LOUP ET L’AGNEAU, LA GRENOUILLE QUI SE VEUT FAIRE AUSSI GROSSE QUE LE BOEUF, LA LAITIERE ET LE POT AU LAIT, LE CERFS SE VOYANT DANS L’EAU, LE COCHE ET LA MOUCHE, LE RAT DE VILLE ET LE RAT DES CHAMPS, LE LION AMOUREUX, LE POT DE TERRE ET LE POT DE FER, LES FEMMES ET LE SECRET, LES HERON/LA FILLE, LE LABOUREUR ET SES ENFANTS, LA JEUNE VEUVE, LES GRENOUILLES QUI DEMANDENT UN ROI, LE SAVETIER ET LE FINANCIER, LE LOUP ET LE CHIEN, L’AMOUR ET LA FOLIE, LE CHENE ET LA ROSEAU)

Sono molto contenta di essere riuscita a riproporre (in un’altra lingua) la routine invernale. Noi in automobile infatti ascoltiamo sempre e solo CD in lingua straniera.

sabato 13 luglio 2013

Il Razzo


Anche la numero 6, dopo una partenza un po’ in sordina si sta rivelando capace e motivata (probabilmente la divinità delle mamme svagate e casalinghe sciagurate veglia incessantemente su di noi).

Domenica lei e il Vic si sono cimentati nella costruzione di un razzo partendo da una bottiglia vuota di acqua minerale.

Il progetto l’hanno preso da Passeport  per cui inizialmente la Numero 6 ha letto e spiegato al Vic il materiale occorrente e le varie fasi della preparazione.

 


Poi sono andati insieme ad acquistare colla e fogli di carta…

E infine hanno realizzato questo:

 

Linguisticamente parlando l’attività è stata molto proficua dato che sono stati presentati e assimilati i concetti riferiti a TAGLIARE-INCOLLARE - METTERE – TOGLIERE,  GRANDE, PIU’ GRANDE, PICCOLO, PIU’ PICCOLO.

Attività in francese.


Come ho già avuto modo di scrivere in precedenza, cerco sempre di predisporre delle attività che possano essere svolte dai bambini in compagnia delle au pair.

Le aspettative che nutriamo nei confronti di un’au pair infatti devono essere realistiche. Tipicamente si tratta di ragazze molto giovani con pochissime competenze in ambito didattico ed educativo. A volte, nonostante le rassicurazioni precedenti, hanno anche scarsa dimestichezza con i bambini.

Per il francese ho trovato molto utile e ben costruito un volumetto che viene commercializzato come quaderno per le vacanze: Passeport.

Per Leli ho preso la versione du CE1 au CE2 (7/8 anni).

Le pagine di nostro particolare interesse sono quelle di francese, storia, geografia e arte.

All’interno del libro è presente la sezione per l’autocorrezione (un bell’aiuto per maman in mancanza della numero 6).

Il Vic ha la versione prescolare, con molti esercizi di pregrafismo e diversi semplici raccontini da ascoltare e commentare.

Boulouris


I miei genitori, ormai da 18 anni, sono i proprietari di un minuscolo appartamento in questa graziosa stazione balneare situata sulla Corniche de L’Esterel .

Fortunatamente (per noi) i miei non hanno molto il “piede marino” per cui i fortunati utilizzatori della casa siamo prevalentemente noi.

Ormai i bimbastri si sono perfettamente ambientati e hanno creato un giro di amicizie di tutto rispetto (grazie anche alla presenza di una nutrita colonia italiana).

Proprio in considerazione di questo periodico e regolare espatrio in estate cerco sempre un’au pair francese, mi sembrerebbe veramente sciocco non cercare di sfruttare appieno questa opportunità.

Vacanze


In questo periodo il  blog verrà aggiornato solo sporadicamente dato che ci siamo trasferiti nella nostra “residenza estiva”
Il 30 giugno mi è scaduto il contratto, (le gioie dell’insegnamento…)il 1 luglio ho espletato tutti i vari adempimenti  per poter richiedere la disoccupazione (ora si chiama ASPI, in effetti il termine sussidio di disoccupazione ha sempre rievocato in me immagini letterarie di minatori abbruttiti dalla mancanza di lavoro e dall’ alcool…), il 2 luglio ho impacchettato masserizie varie e il 3 luglio siamo trionfalmente partiti: destinazione Boulouris (Saint Raphael).

La formazione era la seguente: alla guida La prof (ovvero la sottoscritta), copilota la numero sei,  corredata di piante di basilico, peperoni  e pomodorini nani (il trittico si è scoperto l’animo agricoltore), dietro Vic, Leli e JF , in scatola la tartaruga (ad onor del vero l’unico passeggero che non ho mai avuto la tentazione di scaricare in autostrada).

Il viaggio è stato assolutamente infernale, avevo programmato di partire alle 10 e siamo partiti a mezzogiorno inoltrato, (l’ora più idonea per un viaggio in automobile a luglio) previa visita al Pan per recuperare un bancomat.

La mia adorata progenie ha litigato ininterrottamente per stabilire:

a)      Chi dovesse tenere la scatola con la tartaruga

b)      Chi dovesse tenere l’acqua

c)       Quale orrida canzoncina dovesse essere ascoltata dall’autoradio.

La numero sei  dava periodicamente sfoggio della prima parola italiana da lei appresa: BASTAAAAAAAAAAA.

Le brevi pause sono state interamente monopolizzate dal Vic e dai suoi monologhi nonsense: “Dov’è Atlantide? Disterà molto dalla Francia? Mamma tu ce l’hai una mappa per Atlantide? Se la trovo divento molto ricco?” (il leggendario continente scomparso è la sua  ultima ossessione).

A un certo punto il discorso vira sul pratico: “ Mamma ci fermiamo? Ho la vescicola piena, a proposito dov’è la vescicola? In quelle cose di fianco al pisellino? Mi ha detto Leli che ci sono pure gli spermatozoi, ma c’entrano con la vasectomia?”

“Vic dove hai sentito parlare di vasectomia?!

“Una volta che ero nel vostro lettone , sotto le lenzuola e facevo finta di avere gli occhi chiusi e di dormire , l’ho sentito dire in un film…”

Mancava solo il gatto che, l’anno scorso in ugual frangente, ci aveva allietati con strazianti miagolii e sinistre unghiate.

L’incubo è durato cinque ore (pause pipì comprese) e poi finalmente Mare!!!!

martedì 2 luglio 2013

Pombia.

Domenica nuovamente un giardino zoologico (approfittando della carta Vivi Parchi).
In realtà la meta non è stata scelta da noi, eravamo da poco andati allo Zoom e Leli era già stata due volte a questo Safari Park, essendo una gita abbastanza tipica della nostra zona.
I nostri amici tra l'altro, oltre alla scelta del luogo, hanno avuto un'altra idea geniale: portarsi il loro cagnolino. La bestiola chiaramente non è stata ammessa nel parco ed ha dovuto passarsi tutta la giornata chiuso in gabbia (è pure scappato e l'hanno trovato che gironzolava serenamente in totale autonomia)
Abbiamo  molto apprezzato la libertà  degli animali (siamo anche rimasti in attesa perchè un erbivoro era finito nella zona di "decompressione" che lo separava dai carnivori e pareva seriamente intenzionato a buttare il suo cuore oltre la siepe).

Londra, itinerario per undicenne. Quinto giorno

Il nostro viaggio volge al termine ahimè.
Oggi abbiamo iniziato con la Tower of London.
Anche qui coda infinita e una scoperta interessante: il costo dei biglietti, segnalato dai cartelloni esterni, risultava essere 21,45 (adulti) e 10,75 sterline (bambini).
Il Pan con il suo occhio di falco nota una minuscola scritta che spiegava come in questa cifra fosse compresa una donation (cioè fatemi capire, una donazione ai gioielli della corona???). Ovviamente non ha avuto pace finchè non è riuscito ad estorcere alla cassiera la riluttante ammissione che pure in Gran Bretagna le donazioni si intendono come atti di liberalità per cui ha gioiosamente urlato: "Ok, without donation! ".
Siamo stati immediatamente imitati da un nutrito gruppo di cinesi (e probabilmente gli strali di sua maestà ci inseguono ancora adesso).

Chiaramente i gioielli non erano fotografabili.
Abbiamo trovato molto interessanti le sezioni riguardante la storia dei prigionieri illustri della Torre e quella dedicata agli animali ospitati all'interno del complesso fino al 1835 (quando vennero trasferiti allo zoo di Londra).
Ora gli unici animali ancora presenti sono i sei corvi (protagonisti della leggenda che dice che qualora non fossero più  presenti all'interno della Torre, la monarchia cadrebbe).
Nel pomeriggio invece ci siamo recati alla Tate Gallery dato che Leli apprezza molto l'arte moderna.
http://www.tate.org.uk/visit/tate-modern

lunedì 1 luglio 2013

Londra, itinerario per undicenne. Quarto giorno.

Il quarto giorno è stato senza ombra di dubbio il più gradito a Leli.
Alla mattina un grande classico: Il Madame Tussauds.
La particolarità di questo museo ha entusiasmato la bimbastra.
La prima sala era dedicata alle stelle del cinema:


Leli tutta saltellante e trillante saltabeccava da una statua all'altra, a un certo punto mi vedo costretta a richiamarl": "Leli insomma, non vedi che la signora sta facendo una foto? Non passarle davanti!"
Certo che la signora se la prende veramente comoda, non possiamo mica stare tutto il giorno ad aspettare'...


EHM certo che sono veramente somiglianti questi manichini... (ebbene sì, è successo veramente, il Pan ancora adesso ha un lievissimo sogghigno)
Ovviamente abbiamo dovuto passare un'ora nella sala dedicata agli One Direction (ha pure voluto fare la doppia coda).



Era presente pure una fotografa ufficiale che però gentilmente si prestava a fotografare anche con le fotocamere dei visitatori, suscitando l'indignazione del Pan (deplorava la strategia commerciale).


Immancabile la famiglia reale (Diana era tutta sola in un angolo poveretta)


I Beatles:

I personaggi di fantasia:


A noi adulti il Madame Tussauds è piaciuto ma ci ha anche un pochino deluso. Io l'avevo visitato l'ultima volta alla fine degli anni '80 e ricordo veramente migliaia di raffigurazioni. Oggi ne ho trovate senza dubbio molte di meno. Certo sono state aggiunte alcune attrazioni (la galleria degli orrori, il Film in 3D, il giro in taxi) molto gradevoli ma che, a mio parere, poco hanno a che vedere con l'originaria struttura di questo museo.
Per pranzo abbiamo preso dei panini e siamo andati a mangiarceli ai Kensington Gardens.
Bellissimo parco, atmosfera molto rilassante.
Leli e il Pater familias ne hanno aprofittato per fare un giretto in barca:


Giubbotto obbligatorio!
Poi visita (veramente in volata) a Saint Paul Cathedral
Nel pomeriggio abbiamo trovato, grazie a una guida per famiglie pagata la bellezza di una sterlina, un autentico gioiellino:
The museum of childhood http://www.museumofchildhood.org.uk/
Bellissime le casette delle bambole (che invidia!)

Alcune anche appartenenti a membri della famiglia reale, come questa, copia di una offerta  alla allora principessa  Elisabetta in occasione del suo sesto compleanno:
Comprendo come sua maestà non riesca a separarsi dall'originale, io ci giocherei ancora...

Bella anche la sezione sui giochi moderni

Alla sera giro tra varie vie, artisti di strada

Chissà come ci riesce...

Poi  fish  and chips e acquisto regali vari. Tra cui un'irrinunciabile...


Indovinate per chi è ?


Quasi maturi.

Le mie tre quinte mi stanno man mano comunicando i risultati delle loro prove scritte (tipicamente fotografando i tabelloni e postandoli su facebook).
Non posso non pensare ai miei tempi dove, innanzitutto nessuno aveva notizia degli esiti delle prove scritte (a volte ti diceva qualcosa di fumoso e confuso la commissione esaminatrice, io l'unico rilievo che ebbi sul mio tema fu che avevo usato troppo la congiunzione "e") e poi bisognava imparare  a memoria i voti finali (certo, io che manco so cosa contiene il mio frigorifero, ricordo perfettamente tutti i voti delle mie compagne e dell'altra classe e della quinta scientifico e della mia migliore amica e del mio indimenticato amore adolescenziale Giacomofornelli e...mmmmm stai a vedere che la commissione esaminatrice aveva ragione...)
Risultati a volte veramente sorprendenti a volte in linea con le aspettative.
Comunque...CHE ANSIA!