sabato 22 marzo 2014

Puntelli.

Siamo ormai da tre settimane senza au pair.
Lunedì arriverà la Numero Otto (e la cosa già non parte con i migliori auspici) ma comunque l'inglese non verrà ripreso perché passiamo al francese.
In genere io scelgo au pair francofone esclusivamente per il periodo estivo, ma questa volta la mia possibilità di scelta è stata viziata da parecchi elementi estemporanei.
Insomma, visto che l'inglese è,  per noi latini, di più difficile intuizione,  avevo paura che il trittico perdesse tutte le acquisizioni così faticosamente raggiunti.
Ho perciò deciso di mettermi in campo. Il mio inglese è buono ma assai arrugginito,  per cui non me la sento di instaurare dialoghi liberi, temo che infarcirei le conversazioni di errori più o meno marchiani, per cui preferisco evitare.
Anche questa volta però mi vengono in soccorso gli amati libri.
La routine al momento è la seguente: di ritorno da scuola i due boys si scelgono un libricino a testa, fra quelli della nostra nutrita collezione e io provvedo a leggerlo, Leli invece legge e traduce autonomamente (ovviamente con il mio supporto) un testo un pochino più impegnativo.
Al momento la scelta della preadolescente è caduta  su un volumetto della serie "L'inglese in rosa", Giunti Demetra.
Trattasi di orridi romanzetti  con banali storielle sentimentaleggianti, però un minimo di apporto linguistico lo garantiscono..
Ogni capitolo ha un'introduzione in italiano (utile devo ammettere, sennò la lettura sarebbe veramente troppo impegnativa e noiosa), un glossario con i termini più difficili e alcuni esercizi di comprensione.
Devo dire che la storia sembra sciapa a me, Leli la apprezza abbastanza.
Il capolavoro letterario cui ci stiamo dedicando ora si intitola: "No risk, no love" e  il riassunto recita così:

Nina è pazzamente innamorata,  però non si fida del tutto del tutto del suo ragazzo, Marco, che spesso non trova tempo per lei.
Solo quando la gelosia minaccerà il loro rapporto Nina capirà che a volte, per amore, è necessario correre dei rischi...

Ecco, non propriamente Shakespeare,  però il suo sporco lavoro lo fa.
Alla sera, prima di andare a dormire, altro momento dedicato all'inglese.
A Londra avevo comprato un interessante Workbook della Disney: " My first 1000 words"
Le categorie sono diverse:animals, house, numbers, town, colours.
Ogni sera scegliamo quindi qualche pagina, leggiamo, indichiamo e cerchiamo di ricordare.
Ottimo esercizio per implementare il lessico (utilissimo pure per mamma).
Ecco alcuni dei nostri strumenti di lavoro:




6 commenti:

  1. Ottima alternativa, direi... anche perché così rinfreschi anche il tuo, di inglese ;-)
    Buona domenica ^_^
    Hey, ci sei già passata da http://mammeindifficvolta.blogspot.it ?

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    1. scusaaa chiaramente il titolo è mammaindifficoltà...

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    2. Trovato comunque, ho già fatto richiesta.

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  2. hai ragione, ma che fatica! Vado subito a vedere!

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