Spesso le neomamme mi chiedono consigli sui bambini (tu ne
hai tre e insegni pure…).
Se c’è una persona completamente inadatta a fornire la
qualsivoglia informazione su un qualsiasi argomento (se si eccettua la
filosofia, studenti balordi filate a
ripassare!) quella sono io.
Un’unica certezza ho acquisito in questi anni e sarò ben
lieta di condividerla con voi:
Potendo scegliere e soprattutto programmare cercate di
partorire in agosto.
Io ho avuto due figli in agosto ma in effetti si è trattato
di due eventi assolutamente fortuiti; le date previste per il parto erano
rispettivamente il 17 settembre e il 13 ottobre. L’unica figlia che doveva
nascere a fine agosto/inizio settembre è arrivata in effetti ai primi di
giugno.
Prevedo già le vostre obiezioni, ma come ad agosto? Ferie
rovinate, caldo torrido, caviglie gonfie come zampogne, dita a cotechino, la sensazione di essere una balena spiaggiata…
Non posso negare in effetti questi inconvenienti ma vi
assicuro che, questi pochi mesi di patimento, vi garantiranno anni di libertà e
spensieratezza assolute.
Chiarifico il concetto; gli ultimi dieci maggio della mia
vita sono stati completamente dedicati
ai preparativi per la festa di compleanno di Leli.
Bisogna innanzitutto trovare una location, io in questi anni ho affittato sale comunali, oratori, un fienile fino ad arrivare al sommo sacrificio: la festa a casa. Il primo trattenimento domestico da noi offerto è stato un
pigiama party, ho i brividi ancora ora…sedici ore non stop
con dieci preadolescenti sparpagliate in casa come biglie impazzite.
Sono sempre riuscita a non arrivare al gradino più basso e
senza ritorno: la festa da Mac Donald’s
Poi bisogna predisporre
attività da fare perché ahinoi i tempi sono cambiati. Durante le mie festicciole infantili,
mia madre, come ogni brava mamma anni ‘ 70 , non pianificava una beata cippa,
si limitava ad aprire le porte del salone , ci raccomandava di non sporcare i
divani di velluto verde oliva, lanciava qualche pacco di patatine, apriva due
aranciate e via…a leggere Annabella fino al taglio della torta.
Invece ora bisogna organizzare giochi, tornei, cacce al
tesoro sempre tenendo presenti le peculiarità di ogni infante invitato
acciocchè ognuno possa emergere in qualcosa.
Fare le coppie per il gioco del fazzoletto è una delle
opere di più alto equilibrismo
tattico di cui sono a conoscenza. Si
richiedono doti di mediazione che credo non sfigurerebbero nelle trattative
mediorientali.
Altra differenza, rispetto agli anni ‘ 70, è che ora i
bambini arrivano TUTTI accompagnati e, tendenzialmente, una buona metà dei
genitori decide di presenziare, scattare foto all’impazzata e commentare
sottovoce quanto siano poco indovinate le squadre per la caccia al tesoro.
Anche i rinfreschi non sono più basic come nei felici anni
della mia innocenza , ma prevedono vivande differenziate per allergie,
idiosincrasie e pallini genitoriali.
Un capitolo a parte merita la torta. Ai miei tempi una delle onte più gravi che potesse colpire
un ragazzino era la famigerata torta fatta in casa spacciata per torta di
compleanno. Mia nonna provava tutti gli anni a propormela nonostante i miei
dinieghi furiosi.
Ora invece bisogna seguire corsi di cake design, imparare a
fare il pan di spagna senza lievito, la bagna senza alcool, la pasta di
zucchero, i disegni con il cioccolato.
La festa deve avere un tema e la torta deve intonarsi. Negli
anni ho provveduto a confezionare torte Winx, Hello Kitty, pirata, mare, campo
da tennis. Ho pure dovuto costruire un castello di wafer (proprio io che non ho
mai potuto soffrire i lego).
Ora invece permettetemi
di introdurvi nel meraviglioso
mondo dei festeggiamenti per i nati d’agosto come il Vic (6 agosto) e JF
(19 agosto)
5 agosto mattina “ Pan compra qualche pacchetto di caramelle
al supermercato che domani è il compleanno del Vic”
“Oh già”
5 agosto pomeriggio/sera “ Bambini mi raccomando eh, domani venite
perché portiamo le caramelle per il Vic!”
FINEEEEEEEEEEEEEEEEEEE!
Il giorno dopo si munisce il festeggiato di un pacco di
caramelle, ci si disinteressa completamente della loro distribuzione et voila!
Quest’anno ho aggiunto al solito copione un tocco di
spudoratezza. Gli amici milanesi non potevano venire in spiaggia per cui
abbiamo acquistato una torta al limone da Carrefour (3,79euro) e siamo andati a
mangiarcela a CASA LORO. La loro gentilissima nonna ci ha
provveduto piattini e bevande e manco ho dovuto sparecchiare alla fine.
sono morta morta dal ridere. io sai che tema ho scelto nel beato fine marzo? il gruffalo!!!!!! e che cazzo è il gruffalo appunto...tanto per non complicarmi la vita i top dei cup cakes del gruffalo amazon li spediva solo in inghilterra... e io li ho fatto spedire alla mamma dell'au pair che poi me li ha mandati. non ho parole:) viva i compleanni ad agosto:)))
RispondiEliminaEeeeeeeeeeee cara mia trimamma non ci si improvvisa...
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