domenica 29 dicembre 2013

Differenze culturali. Due.

In casa Gamelli vige solida la tradizione del calendario dell'avvento.
Ogni bimbastro ne ha uno, personale e personalizzato, e la loro storia  sarà  oggetto di un prossimo post.
Mentre appendevo i pannelli alle pareti, ho immediatamente pensato di dedicarne uno anche alla Number Seven, che condivide gioie e abitudini del consesso familiare.
Ho ritenuto superfluo acquistare un calendario espressamente per lei, ma mi è  parso carino, nel periodo dell'avvento, porre ogni giorno un piccolo presente sugli scalini che ortano verso la mansarda di sua pertinenza.
Devo dire che la N.7 ha enormemente apprezzato il pensiero ed ha dimostrato una gratitudine quasi commovente.
Ogni mattina: "Thank you so much!" con grande dispiego di sorrisi e abbracci.
Fino a che giungiamo al giorno 22 (il 23 partiva per trascorrere le vacanze in famiglia).
"Thanks Lu" Voce esitante e quasi preoccupata, posso vedere lo sconcerto nei suoi occhi...
Improvvisamente un lampo...
"Number Seven, anche da voi si usa indossare dell'intimo rosso, come segno propiziatorio per il nuovo anno in arrivo?"
La fanciulla trasecola: "No affatto"
Spiegato l'arcano.
"Ecco N7 in effetti in Italia, direi da una trentina di anni direi, abbiamo questa simpatica abitudine di indossare mutande rosse a capodanno, e come vedi non esitiamo a   peritarci  a farne dono a terzi..."
Vedo in effetti che la nostra formidabile au pair si rilassa sensibilmente, forse temeva di dover sostenere un nuovo filone di conversazione riferibile agli slip e al loro utilizzo...

2 commenti:

  1. ah ah, davvero: paese che vai, usanza che trovi!
    e comunque anche da noi il calendario dell'avvento è immancabile!

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  2. eeeeeeeeeeee l'arricchimento culturale...

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