mercoledì 30 ottobre 2013
Ore 9.19
- sette ore alla festa.
Ho appena finito di intagliare e cesellare una quintalata di T-Rex e triceratopi nella sfoglia.
I triceratopi sono stati spalmati, a uno a uno , con il pesto.
Sono venuti graziosissimi.
I T-rex ho pensato di proporli sotto sforma di pizzette, per cui li ho spalmati di conserva di pomodoro e cosparsi di briciole di mozzarella.
Spero che il Vic non eccepisca sulla colorazione rosata.
Ora aspetto che escano dal forno e poi via! A scuola a parlare di Cartesio per quattro ore consecutive.
Pensieri notturni.
Men dodici ore e mezza alla festa.
LA torta dinosauresca è stata finalmente composta. La pasta di zucchero setosa era veramente una sola pazzesca; praticamente impossibile da lavorare e soprattutto da stendere. Ho dovuto porzionarla per cui ho ottenuto una torta effetto patchwork. Per nascondere i tacconi ho pensato di mettere pure un vulcano con eruzione di cioccolato bianco più colorante rosso.
Ehm in effetti l'idea della catastrofe la dà...
Il T-rex in compenso mi soddisfa abbastanza.
Non paga ho deciso di fare anche un cheese cake alla Nutella (anche perchè mannaggia non ho ancora chiaro il numero dei bambini partecipanti) e ora sto aspettando di poterlo estrarre dal forno.
Lo decorerò con uno scheletro di dinosauro di cioccolato bianco.
Ma secondo voi...il Vic alla mia orazione funebre tirerà fuori questo aneddoto? Ricorderà commosso i festeggiamenti per il suo sesto non compleanno e la torta dinosauro a cui sua madre dedicò una nottata?
martedì 29 ottobre 2013
Preparativi due
Mancano diciannove ore alla festa e al momento la torta è composta da un bitorzolito sponge cake farcito di crema rocher. L'aspetto è abbastanza poco invitante (per non dire disgustoso).
La crema ganache, che andrà spalmata tipo palta, per livellare le imperfezioni giace in frigo dove, a differenza delle uova di dinosauro, deve raffreddarsi ma, come loro, non raggiunge mai la giusta consistenza.
La pasta di zucchero setosa è sempre molliccia ma sono riuscita a colorarla di blu.
Vi farò sapere se riuscirò ad utilizzarla
Preparativi per la festa.
E' ufficiale, la divinità delle mamme sfati è definitivamente adirata con me.
Ho spregiato il suo dono meraviglioso (due figli su tre nati in agosto) e, cedendo alle suppliche del mio secondogenito ho acconsentito all'organizzazione di un dinoparty fuori tempo massimo.
Mal me ne incolse!
- 1 giorno all'evento e la situazione è la seguente:
1) fronte uova di dinosauro: sono ancora mollicce, ora stanno ripassando in forno.
2) fronte pignatta: a questa ha provveduto la numero uno per cui la situazione appare abbastanza sotto controllo, manca però lo spago per fissarla a un qualche appiglio (probabilmente manca anche l'appiglio, non ricordo la conformazione della saletta che abbiamo affittato)
3) fronte pasta di zucchero: una tragedia! Ho provato a fare la versione setosa, che mi dicono essere meglio per le coperture. Al momento manco riesco ad estrarla dal Ken tanto è appiccicosa.
4) fronte dinosauro di cartone per giocare ad attacca la coda...manca la coda.
Permangono gli impegni extra festeggiamenti; ho ancora sei piani di lavoro da completare.
Disorganizzamente vostra
Lu
lunedì 28 ottobre 2013
Uova di dinosauro.
Come avete visto dalle foto l'aspetto delle uova è soddisfacente.
Il problema però è che oggi sono ancora mollicce come ieri. Ho paura che per mercoledì non secchino a sufficienza. Io vorrei realizzare un effetto "duretto" in modo che i bambini si possano divertire ad estrarre il loro piccolo dinosauro.
Ho quindi deciso di dare una passatina in forno...ehm al momento hanno la consistenza delle pagnotte poco cotte dato che, ovviamente, non ho potuto esagerare con le temperature , poichè avevo paura che l'inquilino si sciogliesse. Speriamo in bene, la festa è mercoledì e auspico vivamente rinsecchiscano per allora.
Oggi i bimbastri hanno inoltre realizzato, con la Numero Sette,altre uova. Hanno dipinto con le tempere alcuni gusci di uova di gallina svutate e hanno posto al loro interno altri piccoli dinosauri bloccandoli con un pochino di pasta da modellare. Devo dire che l'effetto è allegro, spero che agli invitati non faccia l'effetto di una pattumiera rovesciata...
domenica 27 ottobre 2013
Domenica, piani di lavoro e dinosauri.
E' domenica, ma la prof Gamelli, visto che la funzione docente non si esaurisce "nell'attività di trasmissione della cultura", ha un sacco di rogne ehm fondamentali compiti da svolgere.
Innanzitutto devo provvedere alla stesura di nove piani di lavoro.
Il piano di lavoro è la programmazione delle attività che abbiamo intenzione di svolgere durante l'anno scolastico,la loro scansione temporale e gli obiettivi didattici, formativi e trasversali che intendiamo perseguire. Io lavoro in tre scuole e ogni istituto richiede che una specifica modalità di consegna per il mio piano delle attività: un istituto vuole che sia caricato sul registro elettronico e reso visibile anche alle famiglie, un altro che venga inviato al dirigente scolastico e al coordinatore di classe via e-mail, mentre l'ultima scuola lo desidera stampato in cartaceo e consegnato A MANO in segreteria didattica. Al momento sto leggendo 200 e-mail di sventurati insegnanti che non riescono in alcun modo a caricare il malloppo sul registro elettronico dato che, a quanto pare, non si riesce a formattare decentemente il documento e tutti paventano la figuraccia con i genitori.
Successivamente dovrei dedicarmi alla stesura delle prime verifiche scritte del quadrimestre, ho predisposto infatti due verifiche sommative a breve risposta aperta nel triennio e un tema in seconda.
Aggiungo anche che subdoro manovre eversive da parte di una delle succitate classi del triennio (non rammento di aver mai visto chicchessia aprire un libro o prendere un appunto nelle ore delle mie lezioni) per cui sono seriamente intenzionata a predisporre 10 verifiche diverse (gli allievi sono venti) giusto per puntualizzare che esiste qualche impercettibile differenza tra una persona nata nel 1970 come la sottoscritta e dei baldanzosi giovannottelli targati 1995/96. So però che questa mia presa di posizione genererà a catena altri impegni e lacciuoli.
Prevedo infatti un tempo di correzione nettamente superiore alla media e, soprattutto, un gran numero di insufficienze e voti bassi, cosa che darà vita a una vibrata protesta tra gli alunni della classe coinvolta che sfocerà nella richiesta di una verifica di recupero. Richiesta che, ahimè dovrò accogliere e concretizzare nella preparazione di un'altra verifica sommativa e così via fino all'esaurimento delle insufficienze e della prof..
Per finire devo anche trascrivere voti, assenze e lezioni svolte sull'ultimo registro elettronico messomi a disposizione. L'operazione è lunghetta, ormai è la terza volta che la compio e so che richiede pazienza e precisione. Non ho molto tempo a disposizione perchè ho contrattato con mio padre un pomeriggio di libertà dai boys (portati nelle native Langhe dal nonno) in cambio della visita domenicale alla mia amata nonna. Alle diciassette, quindi, dovrò abbandonare la postazione di lavoro e chi si è visto, si è visto.
Cosa sta facendo in realtà la prof
La prof, mentre attendeva scrupolosamente ai compiti imposti alla funzione docente, ha pensato di meritarsi una piccolissima pausa e, cercando spunti per il prossimo dinoparty del Vic, è incappata in un sito che illustrava il procedimento per confezionare delle splendide uova di dinosauro, utilizzando farina, caffè in polvere, sabbia, sale e acqua per cui, tralasciando allegramente i suoi doveri istituzionali, ha cominciato a impastare, coadiuvata dal fido Kenwood e da Leli.
Il Pan, sopraggiunto, ha cercato di assaggiare la mistura ma non credo gli abbia fatto malissimo, in fondo, sabbia a parte, è tutta roba commestibile. Dopo abbiamo inserito i piccoli dinosauri di plastica nella miscela cui abbiamo dato forma ovale. Siamo soddisfattissime del nostro lavoro! Non paga di ciò ho pure provveduto a modellare un T-Rex in pasta di zucchero per la torta e ho riempito due stampini in silicone (tirannosauro e triceratopo) con del cioccolato bianco per creare altre decorazioni mangerecce. Ecco il frutto parziale della nostra frenetica attività pomeridiana (in realtà le uova sono una quindicina e giacciono, scompostamente sistemate, sotto il nostro termosifone:
Innanzitutto devo provvedere alla stesura di nove piani di lavoro.
Il piano di lavoro è la programmazione delle attività che abbiamo intenzione di svolgere durante l'anno scolastico,la loro scansione temporale e gli obiettivi didattici, formativi e trasversali che intendiamo perseguire. Io lavoro in tre scuole e ogni istituto richiede che una specifica modalità di consegna per il mio piano delle attività: un istituto vuole che sia caricato sul registro elettronico e reso visibile anche alle famiglie, un altro che venga inviato al dirigente scolastico e al coordinatore di classe via e-mail, mentre l'ultima scuola lo desidera stampato in cartaceo e consegnato A MANO in segreteria didattica. Al momento sto leggendo 200 e-mail di sventurati insegnanti che non riescono in alcun modo a caricare il malloppo sul registro elettronico dato che, a quanto pare, non si riesce a formattare decentemente il documento e tutti paventano la figuraccia con i genitori.
Successivamente dovrei dedicarmi alla stesura delle prime verifiche scritte del quadrimestre, ho predisposto infatti due verifiche sommative a breve risposta aperta nel triennio e un tema in seconda.
Aggiungo anche che subdoro manovre eversive da parte di una delle succitate classi del triennio (non rammento di aver mai visto chicchessia aprire un libro o prendere un appunto nelle ore delle mie lezioni) per cui sono seriamente intenzionata a predisporre 10 verifiche diverse (gli allievi sono venti) giusto per puntualizzare che esiste qualche impercettibile differenza tra una persona nata nel 1970 come la sottoscritta e dei baldanzosi giovannottelli targati 1995/96. So però che questa mia presa di posizione genererà a catena altri impegni e lacciuoli.
Prevedo infatti un tempo di correzione nettamente superiore alla media e, soprattutto, un gran numero di insufficienze e voti bassi, cosa che darà vita a una vibrata protesta tra gli alunni della classe coinvolta che sfocerà nella richiesta di una verifica di recupero. Richiesta che, ahimè dovrò accogliere e concretizzare nella preparazione di un'altra verifica sommativa e così via fino all'esaurimento delle insufficienze e della prof..
Per finire devo anche trascrivere voti, assenze e lezioni svolte sull'ultimo registro elettronico messomi a disposizione. L'operazione è lunghetta, ormai è la terza volta che la compio e so che richiede pazienza e precisione. Non ho molto tempo a disposizione perchè ho contrattato con mio padre un pomeriggio di libertà dai boys (portati nelle native Langhe dal nonno) in cambio della visita domenicale alla mia amata nonna. Alle diciassette, quindi, dovrò abbandonare la postazione di lavoro e chi si è visto, si è visto.
Cosa sta facendo in realtà la prof
La prof, mentre attendeva scrupolosamente ai compiti imposti alla funzione docente, ha pensato di meritarsi una piccolissima pausa e, cercando spunti per il prossimo dinoparty del Vic, è incappata in un sito che illustrava il procedimento per confezionare delle splendide uova di dinosauro, utilizzando farina, caffè in polvere, sabbia, sale e acqua per cui, tralasciando allegramente i suoi doveri istituzionali, ha cominciato a impastare, coadiuvata dal fido Kenwood e da Leli.
Il Pan, sopraggiunto, ha cercato di assaggiare la mistura ma non credo gli abbia fatto malissimo, in fondo, sabbia a parte, è tutta roba commestibile. Dopo abbiamo inserito i piccoli dinosauri di plastica nella miscela cui abbiamo dato forma ovale. Siamo soddisfattissime del nostro lavoro! Non paga di ciò ho pure provveduto a modellare un T-Rex in pasta di zucchero per la torta e ho riempito due stampini in silicone (tirannosauro e triceratopo) con del cioccolato bianco per creare altre decorazioni mangerecce. Ecco il frutto parziale della nostra frenetica attività pomeridiana (in realtà le uova sono una quindicina e giacciono, scompostamente sistemate, sotto il nostro termosifone:
venerdì 18 ottobre 2013
Progressi linguistici.
Il Vic transita inseguendo JF con urli belluini.
La Numero Sette lo ferma e gli dice "No Vic, non sei un bambino gentile"(ovviamente in inglese).
Vic ci pensa un attimo e poi con il suo sorriso disarmante: "Can I kill JF? Pleaseeeee"
giovedì 17 ottobre 2013
Le gioie...
Avere un'au pair è un'esperienza molto bella ed arrichente.
Si parte con la ricerca della perfetta au pair (rapportato alle esigenze familiari), ore di conversazioni su skype, messaggi, email, scambio di foto. Stabilito che la fanciulla non è nel braccio della morte, non è Crudelia De Mon, non è indagata per traffico d'organi, si prende una decisione.Quando la cosa si concretizza permane un lieve sottofondo di tremarella: verrà davvero? Mi bidonerà? Cambierà facoltà e quindi periodi di vacanza? Sostituirà il fidanzato per cui non vorrà più lasciare l'amato bene per venire? Mi dirà che al gatto è venuta una dermatite da stress? sarà rimasta incinta e chiederà se può venire lo stesso? (questo a noi è successo)
A tutte queste domande tendenzialmente si avrà risposta il giorno prefissato all'areoporto quando si vede (o non si vede) scendere l'au pair.
Noi questa volta abbiamo superato praticamente indenni tutte queste fasi. Abbiamo trovato la Numero Sette abbastanza in fretta e ci siamo notevolmente rallegrati per la sua nazionalità british (ottimo inglese e passaporto europeo). Siamo pure riusciti a tenerla nascosta agli orridi scippatori (seeeeeeeeeeeeeee skypate pomeriggi interi come tutti noi, invece di buttarvi a pesce su ragazze già in Italia con altre famiglie).
La Numero Sette si era (giustamente) riservata il diritto di stabilire la durata del suo soggiorno dopo averci conosciuto e aver interagito con i bimbastri. Grande è stata la mia soddisfazione quando mi ha comunicato che, se noi eravamo d'accordo, avrebbe voluto rimanere da noi fino a giugno. In questo periodo si è molto ben integrata: frequenta una scuola, ha diverse amicizie e fa parecchie cose con noi e il trittico (ieri ad esempio si è iscritta al corso di pattinaggio sul ghiaccio frequentato da Leli e Vic).
Noi, dal canto nostro, le siamo sempre venuti incontro, le abbiamo dato ore libere quando voleva fare un week end all'estero, abbiamo cercato di tenere nella giusta considerazione i suoi gusti alimentari, le abbiamo aperto le porte della nostra casa al mare permettendole di portare delle amiche, abbiamo cercato di frenare l'irruenza del trittico, le abbiamo procurato i biglietti gratis per visitare la Reggia di Venaria...
E allora Number Seven perchèeeeeeee? `
Buaaaaaaaaaaaaaa perchè un'amica mi ha segnalato un tuo post su au pair in Florence dove cerchi una posizione per gennaio - febbraio?
Argh più sono perfette più ti sfuggono...
Ahimè mi sa che si ricomincia con la ricerca, mai come quest'anno l'au pair ci è indispensabile, mi basta perdere il treno per arrivare un'ora dopo la chiusura dell'asilo.
martedì 15 ottobre 2013
Activity book.
Vic sta lavorando al pomeriggio su questo delizioso libricino con la Numero Sette.
I compiti proposti sono divertenti, creativi e molto adatti per un seienne.
Le attività variano dal disegnare oggetti secondo le indicazioni della didascalia ( a big apple, a little cat, a sad boy...), all'abbinare la giusta didascalia a un'immagine data, al ricopiare parole seguendo l'esempio, a trovare oggetti con una certa iniziale, a disegnare oggetti nella posizione richiesta (Under the desk, on the table, in the cup...), a cerchiare la risposta corretta a una domanda, a colorare seguendo le istruzioni, a unire i puntini con i numeri scritti in inglese.
I libri vanno dall'uno al sei, noi abbiamo il numero due ma credo che mi procurerò l'intera serie.
domenica 13 ottobre 2013
Il registro elettronico.
Quest'anno siamo stati accolti a scuola da un'importante novità: la sostituzione dei registri cartacei con uno elettronico.
Il nuovo sistema di archiviazione dei dati permetterà di risparmiare carta e tempo.
Ogni docente potrà facilmente tenere conto di voti, assenze, note, verifiche,lezioni compiti.Le informazioni saranno facilmente accessibili ai genitori che quindi, in ogni momento, avranno un quadro completo della situazione scolastica dei loro figli.
L'insegnante può accedere al suo registro personale tramite un qualsiasi piccì collegato ad internet.
Insomma il lavoro dell'insegnante viene notevolmente semplificato e snellito.
Meraviglioso, non è vero?
ECCERTO! Come no...
Probabilmente in un futuro (speriamo abbastanza prossimo) il registro elettronico diventerà un prezioso e indispensabile strumento di lavoro, al momento sussistono alcune piccolissime criticità che vado ad analizzare.
Personalmente ho sempre le prime ore di lezione (e pure le ultime, un privilegio dei supplenti) momento in cui il dannato strumento non si sogna mai di funzionare.
Arrivo, saluto i ragazzi, estraggo la mia mega agenda, fortunuosamente ancora cartacea, inserisco codice scuola, codice personale e password e ne ottengo in cambio una gradevolissima schermata blu con un avviso che mi informa dell'impossibilità di accedere al sito richiesto.
Ahinoi, in tutta Italia le scuole iniziano alle otto di mattina, quindi immagino ci sia un lieve sovraccarico.
Il registro cartaceo non esiste più per cui la prof (specie se precaria e lievemente distratta come la sottoscritta) deve prodursi in numeri di cabaret che non mancano mai di entusiasmare i ragazzi: " Ross, Bianc, Verd, Giallin...insomma chiunque tu sia vai al posto e siediti!"
Non potendo più fare l'appello le probabilità che ho di riuscire ad imparare i nomi dei ragazzi in un tempo congruo rasentano lo zero.
Bisogna dire che anche il carisma e l'autorevolezza del docente ne hanno enormemente guadagnato: " Fr, Br, Pel, Cast, guarda che ti metto una nota appena riesco a collegarmi al sito,inserire il codice della scuola, il nome utente, la password ad accedere alla pagina le mie classi, selezionare la tua, andare su agenda e cliccare su inserisci nota disciplinare!
La comunicazione sta diventando meno efficace...
In più i dirigenti scolastici ci mettono in guardia da qualsiasi velleità di creatività nella stesura delle note, dato che le stesse saranno poi visibili da un gran numero di persone (prima almeno gli allievi per farle pubblicare dovevano compiere lo sforzo di fotografarle).
Non riesco a segnare gli assenti e probabilmente al momento sto vivendo una menzogna perenne in cui gli allievi declinano generalità a caso e potrebbe essere che io vada assegnando voti a personaggi di fantasia o ad alunni di altri istituti.
Non ho più il quadro completo della situazione, quindi probabilmente ci saranno allievi che sentirò 15 volte per quadrimestre a discapito di altri che, lo so, mi ridurrò a rincorrere nei corridoi il 30 gennaio per avere una qualche forma di valutazione.
Al momento ho assenze, voti e argomenti delle lezioni segnati su fogli, foglietti e quadernini, cosa che genera in me un grado notevole di ansia dato che, in questi dieci anni di servizio, mi è stata inculcata la sacralità del registro personale che non poteva GIAMMAI varcare i confini dell'edificio scolastico, dato che in caso di furto o peggio smarrimento, sarebbero successe cose da far rizzare i capelli e presi provvedimenti inauditi. E ora, dopo un decennio di velati avvertimenti e minacce, mi si richiede di andarmene così con la documentazione scolastica sparsa per la borsetta a comprare il latte e a fare la fila al banco salumeria?
Passate le due ore di punta devo dire però che il registro elettronico funziona benino. Certo c'è sempre qualche collega che non si ricorda di essere ormai arrivato alla terza ora e firma indefesso il tuo spazio,rendendosi tipicamente irreperibile subito dopo, però la cosa si risolve con solo una quarantina di minuti in segreteria per cui quasi non merita di essere menzionata.
Io ad esempio riesco a compilare tutte le mie spettanze comodamente da casa mia dalle ore 23 in avanti, veramente una grande opportunità.
I ragazzi però possono seguire l'evolvere della loro situazione scolastica in tempo reale, ormai quando riconsegno le verifiche scritte manco si alzano più per la consegna dato che la valutazione è già nota.
Leggo tra l'altro che il sistema risulta facilmente craccabile e che è già successo in diverse sedi scolastiche. Anche questo in fondo è un vantaggio dato che si implementa il grado di conoscenza dei ragazzi e la loro capacità di ricerca e di problem solving.
Ultimi scampoli.
Il 21 e 22 settembre, per salutare degnamente la stagione calda (buaaaaaaaaaaaaaaaaaaaaa) la famiglia Gamelli ha deciso di trascorrere l'ultimo week end estivo al mare.
La figliolanza Gamelli però si mostra subito poco entusiasta del progetto e riluttante alla partenza.
L'unico apparentemente contento è il Vic.
Partiamo quindi con il trittico mugugnante sul sedile posteriore, le facce allegre di schiavi alla galera.
Leli (lamentosissima) "Percheeeeeeeeeeeeè dobbiamo andare al mareeeeeeeeee? Non si fa mai niente al mareeeeeeeeeeee, è mamma che vuole andare al mareeeeeeeeeee, io volevo rimanere a casaaaaaaaa"
JF "Mamma cattiva che ci obblighi andare al mare, non mi piase stale due ole in macchina (il ragazzo è in fase cinese e , fortunatamente, non ha ancora riferimenti temporali sicuri)
Il Vic (in controtendenza): "Io sono felicissimo di andare al mare!" Il Pan ed io siamo piacevolmente stupiti: " Meno male Chicchi!" "...e si perché questa estate avevo dimenticato il mio Nintendo a Boulouris e ora posso recuperarlo. "Leli: " Andassimo almeno a Ventimiglia, ci sarebbe un'ora di macchina in meno." JF: "Mi fa chifo Boulouris e i francesi sono antipatici." Vic: "Appena preso il mio Nintendo andiamo a casa? " ARGH!!! Dannati mocciosi, vi stiamo portando al mare, non a lavorare in miniera! Ai miei tempi (voce di strazianti violini in sottofondo), avrei accolto con gioia la prospettiva di una gita estemporanea in Costa Azzurra.
Quando avevo la vostra età i miei soggiorni marini si riducevano a due/tre settimane all'anno! Oltretutto avevo la ventura di essere figlia di un ferroviere in un'epoca dominata dalla Fiat e dalla sua chiusura obbligata ad agosto, per cui ho vissuto la grande rottura di dover vivere in una città desolata e rovente struggendomi perché tutti i miei amici erano in vacanza , mentre le mie ferie erano già abbondantemente terminate dato che la mia famiglia preferiva villeggiare a giugno (luoghi più economici e vivibili a detta di mio padre).
Il trittico però non accoglie favorevolmente i miei racconti di vita vissuta e continua a rumoreggiare con malanimo.
"Ho sete", "ho fame", "sto per gomitare". "quanto manca", "quanto mancaaaaaaaaa", "torniamo indietro?", "tanto a Boulouris non c'è mai niente da fare...".
Siamo infine trionfalmente arrivati e bisogna dire che di cose ne abbiamo poi fatte moltissime, le elenco in ordine in ordine sparso:
- abbiamo mangiato un kebab meraviglioso.
- abbiamo comprato 14 paia di pantaloni (a 9.90 euro l'uno) da Carrefour. I bimbastri sono a posto per tutto l'inverno.
-abbiamo fatto quattro stupendi bagni che ricorderò con grande nostalgia per tutto il lunghissimo inverno torinese.
- ci siamo fatti ripetutamente cazziare dagli amabilissimi cugini d'oltralpe. Un energumeno in particolare ha cominciato a inveire contro i bimbastri, rei di costruire un castello di sabbia nelle vicinanze del suo ombrellone. Alla mia affermazione "Be', non stanno urlando e questa non è una biblioteca" ha iniziato a sbraitare invettive e a chiederci aggressivamente come mai potessimo anche solo pensare di calpestare con le nostre screanzatissime suole italiane il sacro (e silenzioso) suolo francese. Mentre si allontanava è stato tallonato e raggiunto da JF che gli ha domandato un pertinentissimo "Comment tu t'appelles?". Va detto che la moglie del simpaticone ha visibilmente sogghignato (eee madame tant pis pour toi che te lo sei sposato...). - abbiamo acquistato qualche altra quintalata di materiale scolastico misto, confidando sul fatto che in Francia, per gli acquisti per i bambini, si accontentano di euro e non pretendono lingotti d'oro (come succede da noi)
- abbiamo rimpinguato la scorta di libri in francese e bilingui. Segnalo in particolare un delizioso libretto della Grund dal doppio titolo "At school" e "A l'école". Il libro è corredato da un ripetitore che legge una frase per pagina. Per Leli abbiamo preso diversi volumetti delle serie "Martine"e "Lili".
- abbiamo mangiato un kebab meraviglioso.
- abbiamo comprato 14 paia di pantaloni (a 9.90 euro l'uno) da Carrefour. I bimbastri sono a posto per tutto l'inverno.
-abbiamo fatto quattro stupendi bagni che ricorderò con grande nostalgia per tutto il lunghissimo inverno torinese.
- ci siamo fatti ripetutamente cazziare dagli amabilissimi cugini d'oltralpe. Un energumeno in particolare ha cominciato a inveire contro i bimbastri, rei di costruire un castello di sabbia nelle vicinanze del suo ombrellone. Alla mia affermazione "Be', non stanno urlando e questa non è una biblioteca" ha iniziato a sbraitare invettive e a chiederci aggressivamente come mai potessimo anche solo pensare di calpestare con le nostre screanzatissime suole italiane il sacro (e silenzioso) suolo francese. Mentre si allontanava è stato tallonato e raggiunto da JF che gli ha domandato un pertinentissimo "Comment tu t'appelles?". Va detto che la moglie del simpaticone ha visibilmente sogghignato (eee madame tant pis pour toi che te lo sei sposato...). - abbiamo acquistato qualche altra quintalata di materiale scolastico misto, confidando sul fatto che in Francia, per gli acquisti per i bambini, si accontentano di euro e non pretendono lingotti d'oro (come succede da noi)
- abbiamo rimpinguato la scorta di libri in francese e bilingui. Segnalo in particolare un delizioso libretto della Grund dal doppio titolo "At school" e "A l'école". Il libro è corredato da un ripetitore che legge una frase per pagina. Per Leli abbiamo preso diversi volumetti delle serie "Martine"e "Lili".
- per finire abbiamo compiuto un atto dall'elevato valore simbolico ovvero buttato via le simil Crocs, ormai distrutte, che il trittico ha indefessamente calzato per tutta l'estate (la mia figliolanza infatti anela alla piena libertà podologica durante il soggiorno marino)
sabato 12 ottobre 2013
Vita scolastica.
Non so come mai è stato cancellato il post che avevo scritto precedentemente.
Non posso veramente non registrare quella che appare, come una delle tipiche manifestazioni dei contorti e strampalati processi mentali del mio secondogenito.
Leli chiede al Vic:" Chi è il pprimo della classe da voi?"
Il Wafer prontamente:"Marco Aghemo!"
La velocità della risposta lascia basiti il Pan e me; Vic al momento ignora financo il nome del suo compagno di banco dato che, come è noto, risiede perennemente in un universo parallelo.
Mi viene però un lampo:" Vic come mai dici che è il primo?"
"È quello che la maestra chiama sempre all'inizio dell'appello..."
giovedì 10 ottobre 2013
Effetto au pair
Si cominciano a vedere i primi timidi effetti della presenza costante della Numero Sette.
Siamo stati molto fortunati perché, la fanciulla, oltre a essere molto simpatica, è anche un'ottima insegnante.
Questa volta sono orgogliosa di poter affermare di aver fatto un'ottima scelta (dopo alcune fregature)
Il trittico reagisce diversamente all'esposizione; Leli ormai è bravina, capisce praticamente tutto e sa parlare di moltissimi argomenti.
Vic è la rivelazione dell'anno. Con le au pair precedenti non ha mai pronunciato una sillaba in inglese mentre in questi giorni si è finalmente lanciato. Cerca di esprimersi sempre in inglese con la N7 e, quando non conosce una parola, la sostituisce con mmmmm. L'effetto è esilarante.
JF, al momento non è un grande oratore manco in italiano. Devo segnalare però che ripete tantissimo, praticamente tutto ciò che sente ed ha una pronuncia molto buona.
Le attività strutturate proposte sono diverse: con Leli fa delle vere e proprie lezioncine con prova di lettura e dettato, con Vic qualche piccolo esercizio di preschool e, con tutti moltissima lettura.
In genere ogni settimana, fissiamo un argomento che sarà particolarmente approfondito.
Questa settimana per esempio il tema trattato era quello delle preposizioni. Per la presentazione dell'argomento ho trovato due strumenti utilissimi: due giochi didattici acquistati su Amazon a prezzo molto modico (Kids grammar preposition 1 e 2) e un bellissimo libro gioco che si intitola " Pull-back busy car book" edito da Usborne.
All'interno del volume è presente un piccolo circuito su cui bisogna muovere un'automobilina secondo le indicazioni fornite.
venerdì 4 ottobre 2013
First readers
Oggi, in un ipermercato ho preso un piccolo libricino corredato da CD della linea First readers.
Il volumetto si intitola "Dr Daisy " ed è incentrato sulla nomenclatura delle parti del corpo.
Leggo sul retro della copertina che l'opera sarà suddivisa in due livelli: Level 1 per un priimo approccio alla lingua inglese e level 2 per l'ampliamento del vocabolario.
La storia è carina e riesce ad avere un certo filo logico nonostante l'esiguità dei termini usati.
Ai miei bimbastri è piaciuta molto (specie al Vic).
Ogni pagina è affiancata dalla traduzione in italiano. Normalmente avrei storto il naso ma devo dire che la cosa si è rivelata utile perchè così pure la Numero sette ha potuto apprendere le parti del corpo e per il trittico è stato estremamente gratificante e motivante questo scambio alla pari.
In ogni pagina è presente un piccolo riquadro con il vocabolario e vedo che questa impostazione aiuta la memorizzazione.
Al momento il CD è stato ascoltato otto (!) volte e oramai i bimbastri declamano sicuri pezzetti della storia.
mercoledì 2 ottobre 2013
Differenze culturali.
Leli esce dal bagno tutta soddisfatta e annuncia al consesso familiare riunito a tavola"Ho appena fatto la pipì".
Immediatamente si ricorda della nostra ospite, l'amabile Numero sette e cerca di coinvolgerla nell'appassionante discorso "Number seven, how do you say pipì (ovviamente mimando l'atto)"
La Numero sette palesemente imbarazzata risponde che il termine usato dai bambini è wee wee"
Leli piccata (visto che lei CHIARAMENTE non è una bambina) insiste "E per gli adulti?"
La Numero sette (ormai paonazza): "Gli adulti non nominano MAI quella parola!"
UUUUUUUUUUUUUUUU sarà un lungo anno...
Sfati raduno
Ieri grandiosa giornata in compagnia delle mie dilette sfati e della loro progenie.
Dicesi sfati una donna dalle innumerevoli virtù domestiche che, in più ha avuto in sorte un figlio (o piu di uno, come nel mio caso) prematuro. Ho infatti incontrato questo gruppo, ormai di amiche carissime, sul forum dei prematuri (www.prematuri.com) quando cercavo disperatamente una risposta ai mille interrogativi che mi poneva la mia minuscola bambina. Credo di poter affermare che, per ciascuna di noi, il forum sia stata la salvezza come luogo privilegiato di incontro e scambio. Con chi altro avrei potuto gioire dei due chili di Leli?(raggiunti a tre mesi) Dei suoi prmi sudatissimi passi? (21mesi), del primo grammo di liofilizzato ingurgitato dalla regina degli inappetenti? Insomma c'è poco da dire, la vita di noi premamme è diversissima da quella della genitrice basic, i traguardi e le aspettative non sono in alcun modo paragonabili. Certo ormai i nostri gnometti sono cresciuti e la prematurità è un ricordo ormai lontano e innocuo. Rimane però fortissima la sensazione di aver condiviso qualcosa di unico che ci ha reso genitori, non dico migliori, ma senza dubbio differenti. I problemi che si trovano ad affrontare ora i nostri bimbastri sono simili a quelli dei coetanei: la scuola, gli amici, le attività sporptive. Spesso rimane solo il loro fisico mignon a testimonianza del loro passato (e la terapia di ormone della crescita). La giornata è trascorsa benissimo. Rimango sempre piacevolmente stupita e commossa nel rilevare il grande affetto e la stima che le sfati nutrono nei miei confronti: nonostante sappiano che sono l'essere più patologicamente ritardatario dell'universo persistono, in onore delle mie origini piemontesi, nell'affidarmi il compito di preparare gli antipasti. Ehm, noi siamo saliti in auto alle 12.00 e il navigatore segnalava, come orario di arrivo, le ore 14.00. Poi abbiamo recuperato e siamo arrivati a Meda alle 13.30 però in effetti la prossima volta è meglio se mi occupo del dolce. Anche i nostri figli sono incredibilmente affiatati (specie in considerazione del fatto che si vedono al massimo 2/3 volte all'anno) e, quando sono insieme, trovano sempre un sacco di attività ricreative. Domenica, ad esempio, ne hanno elaborata una particolarmente apprezzata dal Pan; il lato femminile del gruppo ha deciso che l'auto del succitato individuo, abbisognasse di una buona e vigorosa pulito e ha deciso di provvedere utilizzando come detergente il liquido antigelo per i vetri, regolarmente custodito nel bagagliaio. L'effetto finale è stato assai pregevole, un alone oleoso che impreziosisce notevolmente il nostro veicolo, ve lo raccomando decisamente.
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